La Comunità ebraica: «Un post da ignoranti» 

Per la presidente Eli Rossi i diari di Anna Frank vanno letti nelle scuole L’Anpi: «La frase scritta dal portiere dei Piani è ingiustificabile» 



BOLZANO. «Ci sono persone vive che sono come morte, ma ci sono persone morte che rimangono sempre vive. Come Anna Frank. Nonostante gli imbecilli». È un commento lapidario quello che Eli Rossi Borenstein, presidentessa della comunità ebraica di Merano, riserva alla vicenda che ha visto protagonista Stefano Avanzo, portiere della squadra dei piani. Nelle scorse ore, infatti, il giovane giocatore ha avuto la pessima idea di scrivere sul proprio profilo Facebook la frase “Anna non l’ha fatta Frank”. Una frase che ora suona ancora più irridente nei confronti delle vittime dell’Olocausto. Avanzo, infatti, l’ha scritta in un momento in cui la polemica scoppiata attorno agli ultras della Lazio, che hanno realizzato delle figurine in cui Anna Frank veste la maglia della Roma, e al loro presidente Claudio Lotito, per il suo comportamento più che “morbido”, se non compiacente, nei confronti della frangia più estrema della tifoseria biancoazzurra. Eli Rossi preferisce non dire di più, ma auspica che i diari di Anna Frank possano essere letti sui banchi di scuola piuttosto che sui campi di calcio.

Durissima la presa di posizione di Orfeo Donatini, presidente dell’Anpi di Bolzano. «Gesto semplicemente inqualificabile – tuona Donatini – sintomo della profonda ignoranza sulla tragica e dolorosa vicenda del secolo scorso. Ai giovani chiedo più responsabilità e più voglia di conoscere i capitoli davvero tragici della nostra storia che speriamo di non dover più rivivere. Nessuna giustificazione possibile. Scherzare su certe cose non è ammissibile». Una risposta diretta allo stesso Avanzo che, nelle ore successive al post (poi rimosso) s’era giustificato affermando che la frase era stata mal interpretata e che le sue parole altro non erano che black humor. Humor che non è affatto piaciuto al presidente Mauro Bertoldi, figlio di Lionello, presidente onorario dell'Anpi. «Quello di Avanzo è stato un atto di inaudita imbecillità! – aveva tagliato corto – Ho saputo del fatto increscioso mentre stavo postando sul gruppo della squadra il comunicato della Federazione che annuncia per domenica il minuto di raccoglimento alla memoria di Anna Frank e delle vittime della Shoah... Quando mi hanno detto cosa aveva scritto Avanzo sul proprio profilo mi sono cadute le braccia: ma come può un tesserato della mia società esprimersi in un maniera così inaccettabile?»

Ma Bertoldi non si era limitato a parlare. No, il presidente ha preso immediatamente un provvedimento disciplinare nei confronti del suo portiere: e ha escluso Avanzo dalle convocazioni per la partita di domenica...

Ma potrebbe trattarsi solo di una prima bastonata. «Poi vedremo il da farsi» ha aggiunto Bertoldi. Per Avanzo, insomma, i guai potrebbero non essere finiti e non è escluso che anche la Federazione, informata di quanto accaduto, possa intervenire sulla vicenda con ulteriori sanzioni per il giocatore. A differenza di quanto ha fatto Lotito con gli ultras laziali, che ha preso sì dei provvedimenti, ma sono parsi più che altro di facciata (la registrazione di una sua telefonata lo conferma in modo inconfutabile), la reazione del presidente Bertoldi è stata di ben altro tenore, per esprimere in maniera chiara e inequivocabile la condanna della società alle parole del suo portiere.

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