Il femminicidio sul Garda 

La donna di Nago è stata uccisa a botte Il marito in cella

Bolzano. E' stato sottoposto a fermo giudiziario per omicidio volontario aggravato e recluso nel carcere di Trento Marco Manfrini, il marito cinquantenne di Eleonora Perraro, la 43enne uccisa a botte...



Bolzano. E' stato sottoposto a fermo giudiziario per omicidio volontario aggravato e recluso nel carcere di Trento Marco Manfrini, il marito cinquantenne di Eleonora Perraro, la 43enne uccisa a botte nel giardino del bar “Sesto Grado” di Nago Torbole, in località Marmitte dei Giganti. Sentito in caserma alla presenza del Pm De Angelis della Procura di Rovereto e del difensore d’ufficio Elena Cainelli, l'uomo ha riferito di non ricordare nulla dell’accaduto se non di aver passato la serata nel bar e dopo la chiusura di essere rimasto lì insieme alla moglie e di essersi poi svegliato con a fianco la consorte priva di vita. Quanto riscontrato dai rilievi e le dichiarazioni confuse dell’uomo - spiega una nota dei carabinieri - hanno portato gli investigatori a procedere al fermo. Marco Manfrini comparirà davanti al giudice per la convalida del provvedimento lunedì mattina. A carico dell’uomo risulta esserci un ammonimento orale del Questore di Trento (notificatogli il 28 agosto 2019 dal Commissariato di polizia) dopo l'emissione di un referto medico del pronto soccorso di Rovereto, al quale si era rivolta la moglie dopo una lite coniugale.

Gli inquirenti non hanno preso nemmeno in considerazione l’ipotesi della morte accidentale. In effetti Eleonora Perraro è stata uccisa, massacrata di botte. La donna non può essere caduta da sola sui gradoni del “Sesto Grado” di notte, mentre il marito Marco Manfrini dormiva. I riscontri della scientifica sono tanti e tali da far ritenere che sia stato proprio il marito a ridurla in quello stato, in una pozza di sangue in cui è stata ritrovata al mattino ormai senza vita.















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