La Glas Müller chiude, a casa 30 persone 

Ieri l’annuncio ai lavoratori. Sfumata ogni trattativa per la vendita della azienda, già sospesa l’attività. Tutelati per due anni



BOLZANO. Ogni speranza di salvare il lavoro è sfumata ieri mattina. Chiude la Glas Müller Vetri Spa, storica azienda bolzanina specializzata nella produzione di vetri isolanti multifunzionali. La produzione è già sospesa. Ieri la comunicazione da parte dell’azienda ai 30 dipendenti di cui 9 impiegati, per i quali verrà aperta la procedura di licenziamento collettivo. Le prime lettere di licenziamento sono state spedite ieri pomeriggio. Cala il sipario su una industria fondata nel 1909, che ha saputo evolversi nei decenni, fino allo stabilimento insediato in via Eugen Müller, padre di Christine Müller, attuale presidente della società. I macchinari sono stati acquistati da una società tedesca, che li smonterà e trasferirà.

I lavoratori da settimane avevano spesso di sperare in una conclusione diversa. Gli ultimi giorni sono stati dedicati dalla azienda, spiega Stefano Parrichini (Filctem Cgil), alla trattativa con una importante azienda lombarda, che poteva essere interessata all’acquisto. «Ci è stato comunicato che ogni trattativa è sfumata», informa Parrichini. Mai decollata, informano dall’azienda, invece una trattativa con l’imprenditore altoatesino Andreas Gruber, che aveva messo sul piatto una offerta di 4,5 milioni di euro per l’azienda, a cui aggiungere la liquidità aziendale al momento della compravendita.

Ieri alla Glas Müller era prevista la ripresa della attività dopo alcuni giorni di sospensione programmata. La decisione di chiudere era però già stata presa. I sindacati hanno convocato una assemblea e i rappresentanti della azienda hanno comunicato la chiusura della azienda e i licenziamenti. Nell’articolo sotto Christine Müller elenca le ragioni della chiusura: «Problemi personali, la mancanza di discendenza diretta, il non aver trovato acquirenti nazionali o esteri che riuscissero a garantire continuità imprenditoriale». E ancora, «l’impossibilità oggettiva di soddisfare un mercato che richiede più servizi, prodotti più performanti e di dimensioni più grandi, per la realizzazione dei quali sarebbero necessarie ulteriori automazioni in spazi produttivi più ampi, di cui Glas Müller non dispone».

Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, è stato definito ieri l’accordo sui licenziamenti. «Abbiamo ottenuto l’incentivo all’esodo per i lavoratori, diversificato in base alla anzianità e il pagamento del Tfr in una unica tranche», riferisce Parrichini. L’azienda aveva già garantito, in caso di chiusura, il pagamento di tutte le spettanze, tra cui le ore non lavorate e il mancato preavviso.

Trattandosi di lavoratori specializzati, contano di trovare una nuova occupazione. «Assoimprenditori ci ha detto che si impegnerà per questo», riferiscono i sindacati. In ogni caso i lavoratori avranno diritto a 24 mesi di assegno di disoccupazione. Tre lavoratori saranno a casa da oggi. Otto lavoreranno fino alla fine della settimana. Altri operai resteranno in azienda fino a 119 giorni per le ultime procedure, nonostante lo stop alla produzione. Gli impiegati rispetteranno il periodo di preavviso da 1 a 4 mesi. (fr.g.)

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