La Lega ci riprova coi Rom I vigili: «Macchè allarme»  

Dopo la bufera Masocco, sit-in del Carroccio nella zona dei roghi a Bolzano Sud La replica del comandante: sgomberati centinaia di insediamenti abusivi


di Paolo Campostrini ; w


BOLZANO. La Lega riparte dalle sue trincee classiche. In via Einstein, a ridosso della roulotte appena bruciata, le presidia Kurt Pancheri: «Vedete - dice, senza più Masocco a fianco - qui c'è un campo nomadi abusivo e succede quel che spesso succede: furti, violenze, adesso pure il fuoco». Intorno, la pattuglia leghista è meno giovanilistica di quando scalpitava il consigliere dimissionario. «Scossi da quel caso? Noi siamo qui», dicono, stretti intorno a Pancheri. Che attacca: «Il regolamento comunale è chiaro, parla di sgomberi immediati». Invece? «Invece si aspetta. Serve una stretta e azioni non solo sui terreno pubblico ma anche su quelli privati. E poi, via, cacciarli in poche ore, come a Laives». Ma non è che l'ordine pubblico spetta anche alla polizia e dunque a Salvini? «Questo lo ripete sempre il sindaco. Ma qui, dove ieri è bruciata una roulotte dei nomadi e l'altra sera un'auto di una donna dell'est, Salvini non c'entra. C'entrano i vigili e il Comune...».

LA REPLICA DEI VIGILI. In realtà, con davanti il rapporto degli sgomberi in atto e di quelli effettuati, Sergio Ronchetti spiega che lui c'entra, eccome, e vuole continuare a c'entrarci: «Noi ci muoviamo in 24 ore massimo. Riceviamo le segnalazioni e arriviamo», dice il comandante della polizia municipale. Spiega che tutti i gruppi che sono arrivati di recente o che appaiono la mattina dopo essersi spostati di notte da fuori, sono stati invitati ad allontanarsi. E svela la mappa che mostra come la complessa geografia del mondo sinti e rom sia ampiamente monitorata. Con numeri e luoghi di sosta. Eccola: 20 persone sono presenti nel campo di viale Trento; 18 , appartenenti tutti ad una stessa famiglia, in via Maso della Pieve; 6 persone del gruppo Gabrielli sono stati spostati in zona Agruzzo-Einstein; un numero di 3 sono presenti in via Grandi, in una ruolotte, in un'altra via di Bolzano sud vive una donna con quattro bambini; infine al villaggio di via Lungo Isarco 12 persone della famiglia Cari. «Perché questi non li sgomberiamo? Semplicemente perché sono bolzanini - spiega Sergio Ronchetti - appartengono a gruppi e famiglie che conosciamo, mandano i bambini a scuola». E il resto? «Negli altri casi gli sgomberi sono immediati. Anche perché, con in mano gli articoli di legge, possiamo muoverci stante gravi situazioni igieniche o di ordine pubblico». Nella sostanza, i vigili possiedono due direttrici di riferimento: 1) esistono gli insediamenti abusivi di immigrati irregolari, stranieri, anche clochard che a volte stazionano lungo gli argini dei fiumi o sotto i ponti: «In questi casi , nonostante le proteste di alcune associazioni che ci accusano di mandarli via togliendo loro pure le coperte, interveniamo subito e liberiamo gli spazi. A proposito... togliamo coperte intrise di sporcizia, non sacchi a pelo...»; 2) gli insediamenti dei nomadi, invece, vengono monitorati ogni mattina dalle pattuglie. Se non si tratta di quelli posti all'interno dello schema urbano precedente, in vie e luoghi definiti con famiglie conosciute, si procede all'allontanamento nel giro di poche ore. «E comunque subito dopo la segnalazione o il nostro passaggio» aggiunge il comandante. In particolare alla persona a cui è stata bruciata la ruolotte era stato assegnato un alloggio popolare. «Gli è stato poi tolto per il suo comportamento aggressivo» spiega Ronchetti. Che ribadisce: nessuna tolleranza. «Gli insediamenti esistenti sono conosciuti e monitorati e vi vivono persone residenti a Bolzano con figli in età scolare - conclude - quelli abusivi reggono poche ore. Non c'è necessità di una stretta per la semplice ragione che la stretta la forniscono le pattuglie dei vigili ogni mattina. Se vedono "novità" insediative intervengono. Gli episodi in via Einstein e se esiste un collegamento tra i due roghi? Quella è materia dell'autorità giudiziaria. Noi abbiamo effettuato centinaia di sgomberi e continueremo a farne...».













Altre notizie

Attualità