BOLZANO

La mamma di Ian, arrestato a Bangkok: «Siamo sconvolti»

Oggi dovrebbe arrivare la decisione del giudice del tribunale militare: Farnesina in allerta



BOLZANO. Le mamme di Ian e Tobias hanno salutato i loro figli per una vacanza di qualche giorno in Thailandia, ma rischiano di vederli tornare tra due anni. A Naturno e Laces c’è molta apprensione per quello che è accaduto a Krabi con Gerstgrasser (20 anni) e Gamper (18) arrestati dalle autorità asiatiche per vilipendio alla bandiera. «Siamo tutti sconvolti - racconta la madre di Ian, giovane dipendente del negozio di giardinaggio Kapl a Coldrano, frazione di Laces - e siamo in costante contatto con l’ambasciata per capire come aiutare mio figlio». La mamma di Tobias, ex calciatore del Naurno e studente del liceo pedagogico di Merano, non ha voluto commentare.

[[(Video) Thailandia: il video che incastra i due giovani altoatesini]]

Di certo c’è stato un contatto con l’ambasciata italiana a Bangkok guidata da Francesco Saverio Nisio. Il tutto con il collegamento della Farnesina perchè tutta la diplomazia italiana sta seguendo con grande attenzione la vicenda. La situazione, infatti, è particolarmente delicata perchè in Thailandia il vilipendio della bandiera è considerato un reato grave, ma soprattutto una pesante mancanza di rispetto. In una cultura dove l’atteggiamento conta quanto le leggi (se non di più) è chiaro che certi comportamenti non sono ammissibili. È probabile che le scuse a tutto il popolo thailandese e alla sua cultura siano state suggerite ai ragazzi proprio dalla diplomazia italiana. Attorno al loro gesto, infatti, nel Paese asiatico si è alzata un’ondata di sdegno e odio pericolosa. Per le Autorità italiane è anche importante evitare che questo crei qualche rischio per gli altri turisti connazionali in vacanza in Thailandia: non a caso nell’ottobre 2016 avevano diffuso un avvertimento ufficiale ai turisti di stare attenti ai simboli nazionali.

[[(Video) Thailandia: i due giovani altoatesini chiedono scusa]]

Il tutto è aggravato dal periodo delicato che sta attraversando il Paese in lutto per un anno per la morte del re che ne è stato simbolo e anima dal 1946. Il blu della bandiera rappresenta proprio il sovrano. Un anno fa un turista offese l’imperatore su Facebook e fu condannato a 20 anni. Gerstgrasser e Gamper potrebbero conoscere il loro destino già oggi davanti al tribunale militare di Surat Thani. Rischiano due anni di reclusione ed una sanzione di 4.000 bath (106 euro). I giudici sentiranno la pressione del forte sentimento popolare? (a.c.)













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