La Nazionale stilisti in campo per Mattia

Stasera allo stadio Druso la partita di solidarietà per il giovane bolzanino in coma


di Francesca Fiori*


BOLZANO. Una serata di solidarietà voluta fortemente da Stefano Guerra, amico di Mattia, e dalla Nazionale Stilisti. Una serata per non dimenticare i nostri ragazzi in coma, i nostri ragazzi che vivono in questo limbo tra sentimenti contrastanti, a volte di speranza, a volte di rassegnazione ma vivono.

La Nazionale Stilisti, sensibile a queste iniziative, ha conosciuto la storia di Mattia tramite il suo papà Renato e Stefano appunto. Subito si è resa disponibile ad organizzare la serata che ci apprestiamo a vivere stasera alle 20 allo Stadio Druso (messo a disposizione da Franco Murano e la Bolzano Calcio che ringraziamo) , e ha raccolto le presenze tra gli altri di Renzo e Stefano Rosso (Diesel), Alfonso Dolce (D&G), Andrea Tomat (Lottosport), Simeone (Versace), Massardi (Stone Island), Giannessi (Prada). Insieme a loro gli ex calciatori Brescia tra cui spicca la presenza di Podavini bandiera della Lazio degli anni 80 ed ex biancorosso così come Rondon, le Vecchie glorie del Bolzano con i ben noti Bertuolo, Jurcevic, Calamita ed in panchina ancora una volta i tre grandi mister Ventura, Minatti e Grandi.

Ma l’occasione è di quelle importanti ed allora non poteva mancare la squadra che rappresenta i giudici, gli avvocati, gli imprenditori ed i medici della nostra città, il team “Justitia” con capitano il procuratore capo della Repubblica Guido Rispoli. A completare il quadro coloro che invece Mattia lo conoscevano bene, i suoi amici.

La squadra Forza Mattia giocherà la partita inaugurale contro la Nazionale Stilisti, i loro nomi non sono famosi ma sono loro che il coma del loro amico lo hanno affrontato in prima persona. Un grande attore di teatro, Alessandro Bergonzoni, ha coniato una bellissima frase per descrivere la situazione dei ragazzi in coma “C’è anima viva”…. e queste anime vogliono sentire ancora l’affetto, il calore, la vicinanza della gente.

Ed ha aggiunto, “permettetemi dal coma voglio ricavare dei comandamenti come dice la parola stessa: «Forse il coma è un’ouverture, al massimo un intermezzo, forse non deve essere mai considerato un finale andante. Forse il coma è come un come: un modo per capire. L’unica cosa che deve morire nel coma forse è il coma. Credere che chi è in coma sia morto sarebbe come credere che chi dorme sia svenuto. Se entri in coma appena puoi fatti vivo».

*sorella di Mattia













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