«La nuova sfida? Trovare giovani talenti» 

Giudiceandrea: sempre più pressante la mancanza di personale qualificato. E rivolto alla politica: «Sia più coraggiosa»


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Le sfide per il 2018? «Europa, competitività e giovani». Le elenca, nel suo discorso, Federico Giudiceandrea. E l’ultima delle tre come primaria. «Da noi le imprese fanno a gara per aggiudicarsi i migliori talenti. Propongo alle scuole e alla nostra università di rafforzare ancora di più il dialogo con noi, chiedo ai giovani stessi di essere curiosi, di venire a trovarci, di provare di persona cosa significa lavorare in una delle nostre aziende», evidenzia Giudiceandrea. Un appello per arginare una delle possibili «trappole» nel sistema imprenditoriale altoatesino, ovvero la mancanza di personale qualificato.

Prima volta per l’imprenditore brissinese, come presidente di Assoimprenditori, all’annuale ricevimento d’inizio anno. E novità anche per la scelta della «location». Non più il capoluogo, ma la periferia. Ieri, le Distillerie Roner a Termeno a rimarcare il ruolo dell’industria in tutta la provincia. «Abbiamo una responsabilità verso la società, quella di contribuire allo sviluppo. È una responsabilità che abbiamo ben presente: nelle imprese associate ad Assoimprenditori lavorano più di 37 mila persone. Il 90 per cento di loro è assunto con contratti a tempo indeterminato e i loro stipendi sono più alti del 40 per cento rispetto alla media altoatesina. L’anno scorso le nostre aziende associate hanno pagato stipendi per oltre 2 miliardi di euro e versato imposte per 553 milioni di euro, una cifra che copre l’intera spesa sociale della nostra provincia». Così Giudiceandrea. L’orgoglio degli imprenditori e l’importanza della manifattura. «Fortunatamente dall’ultima crisi abbiamo imparato che un’economia forte non può prescindere da un’industria forte. È importante tenere a mente questa lezione. È importante che in una società in cui timori, paure e incertezze sono sempre più forti, teniamo a mente i valori su cui possiamo costruire il nostro futuro e quello dei nostri figli», sottolinea il presidente di Assoimprenditori. Perché non bisogna dare per «scontato di vivere nella provincia con la migliore qualità della vita, con il Pil pro capite più alto d’Italia, con la disoccupazione tra le più basse d’Europa».

«Stiamo tanto bene che qualcuno addirittura pensa che l’innovazione nasca quasi per caso, chiacchierando davanti a un caffè, dimenticandosi che non c’è centro per l’innovazione che possa funzionare, se non è connesso ad un forte tessuto industriale e manifatturiero. Noi imprenditori sappiamo bene che qualsiasi idea, per quanto geniale sia, non può essere realizzata senza sudore, fatica, lavoro», chiosa Giudiceandrea.

Poi la politica. «Che sia coraggiosa, che sappia assumersi anch’essa responsabilità. Le nostre proposte non sono critiche fini a sé stesse, ma contributi ad un dialogo che noi consideriamo sempre costruttivo», sottolinea il presidente di Assoimprenditori. Il dialogo tra le parti sociali in questi anni ha portato a risultati concreti: gli sgravi fiscali relativi a Irap e addizionale Irpef, ad esempio, sono stati chiesti, promossi e sostenuti dalle imprese e dai sindacati. Il documento comune che Assoimprenditori ha firmato assieme a tutte le organizzazioni sindacali ha rappresentato una spinta decisiva in tal senso. «Insieme siamo riusciti a ottenere un risultato eccezionale, la riduzione del carico fiscale è andata a vantaggio prima di tutto dell’occupazione nella nostra provincia. Nel solo 2017 le imprese altoatesine hanno creato 7.000 nuovi posti di lavoro in più. Il costo del lavoro medio per dipendente in Alto Adige è di circa 40 mila euro: considerando solo queste 7.000 assunzioni aggiuntive, tra retribuzioni e contributi sociali le imprese locali hanno investito nelle persone 280 milioni di euro in più rispetto all’anno prima, 280 milioni che sono andati tutti a vantaggio di famiglie che vivono in Alto Adige», chiude Giudiceandrea. Poi lo spazio per il manager dell’anno scelto dal giornale Dolomiten: Barbara Pizzinini, amministratrice della cooperativa sociale Eos, mentre il premio «Una vita per l’economia», è andato a Christine Loacker-Zuenelli e Armin Loacker, dell’omonima impresa dolciaria. Prima Andreas Roner, presidente del cda, aveva brevemente raccontato la storia dell’azienda che ha ospitato il ricevimento. Circa 500 le persone presenti, tra imprenditori, mondo delle istituzioni e della politica. Tra loro il prefetto Vito Cusumano, il governatore Arno Kompatscher, il generale dei carabinieri, Massimo Mennitti, la presidente del tribunale di Bolzano, Elsa Vesco, col marito, Stefan Pan, predecessore di Giudiceandrea al vertice di Assoimprenditori.















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