La pillola del giorno prima salva dall’Hiv: ma attenti  

ProPositiv. «La Prep assunta prima dei rapporti a rischio ripara dal virus. Il farmaco induce però le persone a non usare il preservativo e così aumentano le malattie sessualmente trasmissibiili»


Valeria Frangipane


Bolzano. Fino agli inizi degli anni Novanta di Aids si moriva. È stata la terapia antiretrovirale a rendere la malattia cronica. E oggi esiste un nuovo medicinale che, assunto prima di un rapporto a rischio, ripara dal virus Hiv. Non ti contagi, non ti ammali, hai salva la vita. La stessa pillola induce però troppe persone a non usare il preservativo ed è per questo che a fronte di dati stabili per Hiv ed Aids, sono in aumento, anche in Alto Adige, le malattie sessualmente trasmissibili. Patologie che aumentano anche perché gli stessi sieropositivi - che grazie ai farmaci non infettano più i partner - non sono più indotti ad usare il condom.

Alto Adige: 800 sieropositivi

Elke Maria Erne, primario del reparto di Malattie infettive del San Maurizio, dice che in tutta la provincia le persone in terapia per Hiv sono in totale 800. Circa 500 in terapia a Bolzano ed altri 350 in cura (per anonimato) a Trento, Milano ed Innsbruck. Nel corso di quest’anno i nuovi sieropositivi sono 15/20 ed i nuovi casi di Aids 3/4, succede soprattutto perché i malati si sono presentati in ospedale con i sintomi in fase avanzata.

Prep, la rivoluzione

Ma è stato soprattutto l’uso sconsiderato del nuovo farmaco, che si chiama Prep, ad aver risolto un problema ed averne creato altri. «La pillola salvavita che evita il contagio induce alcune persone poco attente a non usare il preservativo ed è per questo che sono in aumento, epatite C, sifilide ecc.». Raffaele Pristerà, il medico per 30 anni in prima linea nella battaglia contro l’Aids nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Bolzano, e che ora prosegue il suo impegno all’interno dell’Associazione ProPositiv, dice che gli ultimi dati vedono - infatti - un costate e preoccupante aumento di malattie sessualmente trasmissibili. Ma cos’è la Prep? Prep sta per profilassi (prevenzione) pre-esposizione. Sono pillole di colore blu che vengono assunte prima di un rapporto sessuale (a rischio). In estrema sintesi la Prep è usata da persone senza Hiv, per prevenire il contagio. Attenzione perché è diversa dalla Pep o profilassi post-esposizione, il mix di farmaci contro l’Hiv da prendere subito dopo (entro poche ore) da un episodio a rischio di infezione per evitare di contrarre il virus. Ed il medico invita ad usare sì la Prep ma sempre e comunque anche il preservativo - nei rapporti occasionali ed a rischio - e ripete l’importanza del test Hiv per scoprire il virus in tempo, iniziare subito con terapie mirate, evitare ulteriori complicazioni e non contagiare nessuno.

Test Hiv: 500 all’anno

Ma quante persone si rivolgono a voi ogni anno per effettuare il test? «Una quindicina alla settimana. Ogni anno circa 500». Ricordiamo ancora che quello di Pro Positiv al civico 14C di via Bari è l’unico ambulatorio extraospedaliero in Italia che in modo sicuro, gratuito e veloce (10 minuti) consente di fare una diagnosi su Hiv, epatite C e sifilide. Info: www.propositiv.bz Tel: 0471 932200

La popolazione a rischio

Ma chi sono le persone più a rischio? «Negli anni Ottanta erano i tossicodipendenti - dice il medico - oggi soprattutto gli omosessuali perché rapporti occasionali con partner diversi aumentano l’esposizione al rischio».

Il concerto del 21 e 22 giugno

Ricordiamo che il 21 ed il 22 giugno si terrà al parco della Pinara di Bronzolo - Music&More, Stop Aids Concert - dalle 19 a mezzanotte - per sensibilizzare la popolazione e ribadire la lotta allo stigma. Madrina d’eccezione Vladimir Luxuria.













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