La protesta contro i locali: «Basta musica di sera»

Difficile convivenza tra chi vuole dormire e chi vuole movimentare la città Il sindaco assicura: «Nessuno suona dopo le 23 e i controlli sono continui»


di Bruno Canali


LAIVES. Non è sempre facile la convivenza tra la musica di sera in centro abitato e chi, attorno al locale dove si suona, vorrebbe invece dormire. Il problema si acuisce in special modo durante l'estate, perché chi riposa lo fa con le finestre spalancate; dall'altra ci sono i locali pubblici i quali, per offrire qualche cosa di diverso e attirare più clienti, periodicamente organizzano qualche concertino. Succede in via Kennedy a Laives, dove da un po' di tempo, alcuni locali pubblici hanno iniziato a proporre, il venerdì sera normalmente, dei concerti musicali dal vivo. Effettivamente i clienti aumentano, ma scattano anche le proteste da parte di coloro che abitano attorno: «Ci sono i giovedì lunghi con musica e gente per strada che chiacchiera fino a tardi - dicono questi cittadini - e adesso ci tocca anche subire la musica a tutto volume ogni fine settimana, al punto che per noi sta diventando un notevole disagio».

Lamentele del genere si erano avute anche la scorsa estate e per analoghi motivi, tant'è che il Comune, nel rilasciare le necessarie autorizzazioni, fissa anche rigidi paletti, sia per quanto riguarda gli orari e sia per il livello del volume musicale. «L'autorizzazione ai locali per fare musica all'aperto è fino alle 23 - spiega il sindaco Liliana di Fede - e se occorre, le forze dell'ordine verificano anche che il volume della musica non superi determinati livelli. Debbo dire che finora, in Comune non ci sono arrivate lamentele e i controlli che hanno effettuato i carabinieri nei posti dove si suona, hanno sempre riscontrato - da quanto mi dicono - il rispetto dei permessi. Ad esempio, durante uno degli ultimi effettuati in un locale di via Kennedy, alle 23 la musica era già spenta. Certo, è una questione delicata, perché da una parte ci sono i locali pubblici che cercano di mantenere qui la clientela che altrimenti andrebbe altrove; dall'altra però ci sono cittadini che vogliono riposare e ai quali la musica può arrecare fastidio. Come detto, il permesso che rilasciamo è tassativamente fino alle 23 e sono i carabinieri stessi a controllare il rispetto. Dovessero esserci degli eccessi, i cittadini possono indubbiamente rivolgersi alle forze dell'ordine, carabinieri o vigili urbani per chiedere il rispetto delle normative».

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