La Provincia taglia i soldi per rifare l’acquedotto

Brutta sorpresa per il sindaco che contava di rinnovare la rete idrica comunale Il progetto prevede una spesa di sette milioni, ma da Bolzano ne arriva solo uno


di Giuseppe Rossi


MERANO. La Provincia distrugge i piani di rinnovo della principale rete idrica che consente alla città di Merano e ai comuni di Marlengo, Lana, Cermes e Lagundo l’approvvigionamento di acqua potabile principale. Rispetto a un investimento di 7 milioni di euro, necessari per completare la posa delle condotte tra le sorgenti Frigele di Ciardes e i serbatoi di raccolta posti all’ingresso della città, la Provincia tramite fondo di rotazione ha autorizzato solo un milione di spesa. Una brutta botta sulla schiena del sindaco Günther Januth, che ora in tutta fretta assieme ai suoi partner di giunta sarà costretto a tornare a ragionare su come finanziare l’opera, vista la mancanza di finanziamenti in arrivo da Bolzano. Non siamo in presenza di un investimento normale, ma di una spesa necessaria per rinnovare condotte idriche vecchie di decenni, che garantiscono alla città di Merano oltre il 70% dell’acqua potabile che viene consumata. L’altra arriva dalle sorgenti della val Passiria.

«Dovremo inevitabilmente procedere - ha detto ieri il sindaco di Merano - con degli stralci rispetto al progetto originario. Il primo intervento lo realizzeremo ancora quest’anno per il rinnovo del collettore idrico tra la stazione di Naturno e il ponte di Cirlano. Potremo usare 685 mila euro che siamo riusciti a risparmiare con i lavori del lotto precedente».

Per il milione di euro che la Provincia ha autorizzato rispetto ai 7 milioni di spesa previsti sarà invece più dura. Impensabile, stando alle casse comunali, procedere con capitale proprio unitamente ai Comuni del circondario. La soluzione che pare più probabile è quella dell’allungamento dei tempi di completamento dell’opera di rinnovo della condotta idrica principale. L’alternativa è quella di presentarsi nell’ufficio del presidente della Provincia Arno Kompatscher e battere i pugni sul tavolo, ma senza alcuna certezza di ottenere risultati positivi. Il 20 e 21 agosto, nel corso di due serate di consiglio comunale convocate per discutere la seconda variazione al bilancio di previsione 2014, il sindaco quasi certamente proporrà la sua soluzione.

Appena tre mesi fa la giunta comunale aveva approvato il progetto di rifacimento del collettore idrico nel lotto compreso tra Castelbello e Ciardes, progetto predisposto dallo studio di ingegneria Alber & Karbacher. Il progetto giusto una settimana fa aveva ottenuto il via libera dal comitato tecnico provinciale. Ora il colpo di scena sul finanziamento: appena un milione di quattrini disponibili rispetto ai sette previsti.













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