La scuola del futuro inizia nelle aule della «Negrelli»

Ieri la dimostrazione del sistema sperimentale varato con la Samsung Usando il tablet «si risparmia carta e si possono approfondire meglio le materie»


di Ezio Danieli


MERANO. In cartella, ogni mattina, portano soltanto la merenda. I venti alunni della Prima E della Scuola media Negrelli, grazie al progetto lanciato da Samsung hanno imboccato quella che, probabilmente, sarà la strada del futuro per la scuola. Di fatto, non usano più nè matite nè penne, non adoperano più i quaderni nè tantomeno i libri che, fra l'altro, sono sempre più costosi. Questi studenti usano il tablet. Si è dunque concretizzato il progetto che la multinazionale coreana ha lanciato in tutto il mondo, in alcune selezionate scuole elementari e medie, per verificare se funziona o meno. E alla media Negrelli, a giudicare dai primi risultati, funziona.

Bene. Ieri pomeriggio c'è stata una dimostrazione alla quale hanno partecipato 6 dei venti alunni della classe. Erano presenti poi il vicepresidente della giunta provinciale Tommasini, la sovrintendente scolastica Minnei, il vicesindaco Balzarini, i funzionari scolastici, due rappresentanti della Lub in veste di (interessati) osservatori, presidi e insegnanti di diverse scuole meranesi olter che i genitori dei ragazzi. La preside della Negrelli, Mariangela Madera, ha illustrato le finalità del progetto che è stato poi commentato da Gianpaolo Guglielmi, amministratore della Horizon che collabora con la Samsung. «La sfida che ci proponiamo è cambiare il modo di fare scuola, sia per gli insegnanti che per i ragazzi. Samsung ha messo a disposizione i tablet, la lavagna elettronica e il server. Il resto lo hanno gli insegnanti e si interfacciano con i loro studenti. A fine anno faremo un primo bilancio dell'esperimento».

D'accordo tutto il consiglio scolastico, è toccato al professor Stefano Rento dare il via alla dimostrazione. «I ragazzi hanno risposto con grande entusiasmo, come era largamente previsto. Più complicato è per noi insegnanti, che abbiamo dovuto adeguare il piano didattico alle esigenze delle nuove tecnologie. Ma, grazie al tablet, gli studenti hanno grandi vantaggi che dimostrano di saper cogliere almeno in questa fase di avvio dell'esperimento. La strada imboccata è quella giusta, i risultati dopo il primo anno di esperimento non potranno essere che positivi».

Lusinghieri i primi giudizi dei ragazzi che hanno fatto la dimostrazione: chi ha evidenziato le maggiori possibilità di approfondire la materia, chi il risparmio di carta. Increduli le autorità scolastiche, sorprese soprattutto dalla rapidità di apprendimento dimostrata dai ragazzi che usano, per rispondere alle domande della lezione impartita loro dall'insegnante, usando o l'apposito pennino o la tastiera del tablet.

La scuola sta cambiando e loro stanno interpretando, alla grande, questa novità.

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