La sfida a ubriacarsi contagia Bolzano
Il fenomeno dilaga sul web tra gli studenti altoatesini. Il Sert: «Questa moda può trasformarsi in un gioco pericoloso»
BOLZANO. Alcol, ormai lo sballo corre sul web. Se vieni nominato devi bere tutto d’un fiato una bottiglia di birra, di vino o un liquore e poi puoi nominare a tua volta altri tre amici, sfidandoli a bere almeno tanto quanto te: questo è il mondo di “NekNomination”, la sfida a «chi beve di più». La “nomination” avviene su Youtube o su Facebook. Se si accetta, ci si riprende con il telefonino mentre si beve senza mai mettere giù la bottiglia e una volta finito, si ringrazia e si “invitano” altre tre persone. Tutto questo deve accadere entro 24 ore dalla nomination. Chi non accetta rischia di dover pagare da bere per tutti, regalare una cassa di birra allo sfidante o peggio ancora, di diventare lo zimbello del gruppo. Ma quasi nessuno si sottrae al “rituale” del bere.
Il fenomeno è nato in Australia, ma grazie a internet è sbarcato anche altrove. La provincia di Bolzano, ovviamente, non ne è rimasta immune. Basta infatti controllare la bacheca Facebook di numerosi studenti altoatesini per scoprire che la “sfida” del momento sta dilagando anche tra i più giovani. La nuova “moda” finora è costata la vita a cinque ragazzi. C’è chi ha bevuto una bottiglia di vodka (morendo tre giorni dopo), chi ha mischiato superalcolici e chi, non “soddisfatto”, ha fatto fuori tre bottiglie di scotch in pochi minuti (questo teenager è finito in coma ed è morto dopo qualche giorno). Per fortuna, se così si può dire, al momento a Bolzano ci si “limita” solo ad una bottiglia di birra. Ma quello che spaventa di più genitori ed esperti sono le conseguenze di questo nuovo “gioco”: il volersi mettere in mostra alzando l’asticella sempre di più.
Ecco l’analisi di Elio Dellantonio, primario del Sert (Servizio dipendenze): «Ogni fenomeno o moda giovanile ha dei rischi. Drammatizzare certi comportamenti, però, suscita l’effetto contrario. Quindi non mi sento di condannarlo in modo netto. Probabilmente, per molti rimane uno scherzo o un gioco. Ma sicuramente per alcuni può diventare una cosa molto pericolosa. A questo fenomeno sono legati parecchi pericoli: assumere alcolici in giovanissima età può danneggiare il fisico. L’effetto dell’alcol, negli adolescenti è più tossico che nelle persone adulte. Poi: l’euforia può far perdere il controllo. Alcuni giovani, infatti, si sentiranno spronati ad esagerare e competere, ingerendo più alcol del “dovuto”. E infine c’è l’elemento del gioco d’azzardo: si crede di dimostrare chi è il più forte. Ma non è così. Non si è i più “brillanti”, solo perché si beve una bottiglia di vino». Ma l’esperto è convinto che «proibire, non servirebbe a nulla, perché favorirebbe ancora di più questi comportamenti». E Dellantonio conclude: «Uno degli aspetti più pericolosi è che questo “gioco” può produrre uno stimolo al bere in solitudine, perché chi è connesso tecnologicamente, ha la sensazione di essere in contatto con il mondo, mentre è solo a casa. Per non parlare del fatto che ci si espone al mondo: gli amici, probabilmente, si complimentano con il nominato. Ma si presta il fianco a critiche aspre di bulli e antagonisti».
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