La sfilata dell’Egetmann nel patrimonio Unesco

La candidatura, presentata nel 2010, ha superato tutti i requisiti tecnici Martedì grasso atteso a Termeno il segretario generale Enrico Vicenti


di Alan Conti


BOLZANO. Il prossimo martedì grasso Termeno avrà due ospiti speciali per la tradizionale sfilata dell’Egetmann. Si tratta del sottosegretario di Stato Dorina Bianchi e del segretario generale dell’Unesco Enrico Vicenti. Il motivo della loro presenza è nobile: questo rito carnevalesco potrebbe rapidamente entrare nella lista dei beni immateriali del patrimonio mondiale dell’Unesco. Per l’Alto Adige sarebbe la prima tradizione popolare a vantare un simile riconoscimento.

L’iter per avanzare la propria candidatura è stato lungo e impegnativo. Ieri a Palazzo Widmann i protagonisti hanno presentato lo stato dei lavori. L’idea nacque nel 2010 con la necessaria opera preliminare della schedatura di tutte le maschere e dei figuranti della sfilata. Ad occuparsene il direttore del museo degli usi e costumi della gente trentina Giovanni Kezich in collaborazione con la responsabile del ministero Roberta Tucci. Nel 2014 il parlamentare altoatesino Manfred Schullian diede un’importante accelerata avviando fitti contatti con il dipartimento nazionale dell’Unesco. Nel 2016 ecco una raccolta firme con 1.400 adesioni, un concorso con i disegni dei bambini della scuola primaria e l’aperto sostegno delle donne contadine. Uno dei limiti della manifestazione, infatti, è che prevede la partecipazione dei soli uomini del paese. L’associazione che se ne occupa, presieduta da Günter Bologna, ha già promesso di aprire anche alle donne dato che l’Unesco ha presentato questa precisa richiesta. Il 23 maggio 2016, comunque, è arrivato il pollice alto istituzionale: tutti i requisiti tecnici sono stati rispettati. Ora toccherà alla commissione nazionale dell’Unesco decidere in base alle relazioni che riceverà. Il nodo si scioglierà probabilmente nel 2018, ma intanto c’è sempre una sfilata da gustarsi dato che la manifestazione ha cadenza biennale.

«Questa proposta è molto importante per tutta la provincia - ha sottolineato l’assessore competente Philipp Achammer - e ci auguriamo di poter ripercorrere le orme della “Fastnacht” del vicino Tirolo che ha ottenuto questo riconoscimento. L’autenticità e la sentita partecipazione popolare sono la forza della sfilata dell’Egetmann».

Alcune maschere protagoniste, comunque, hanno divertito ieri alcuni bolzanini. Dopo la conferenza stampa, infatti, hanno inscenato una piccola sfilata in piazza Magnago attirando la curiosità dei passanti. L’Egetmann affascina da sempre e attende Unesco per dimostrarlo.

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