il caso

Laives: i vandali «della vernice» hanno ripulito i muri

Il trio di minorenni che qualche mese fa aveva imbrattato diversi edifici in centro ha portato a termine la «condanna» ripulendo le scritte e poi ritinteggiando


di Bruno Canali


LAIVES. Qualche mese fa sui muri del municipio di Laives e di alcuni edifici privati del centro cittadino erano comparse delle scritte vergate con le bombolette spray. Grazie alla preziosa rete di telecamere per la videosorveglianza installate ormai da tempo in vari punti del centro cittadino, era quindi stato possibile avere i filmati del "raid". Attraverso questi, il prezioso lavoro d’indagine svolto dalla polizia municipale aveva rapidamente portato a identificare gli autori. Si trattava di tre minorenni residenti a Bolzano, che erano stati quindi denunciati per questi episodi. Una volta identificati, i tre avevano ammesso di essere loro gli autori del raid vandalico a suon di bombolette spray e quindi, su indicazione del Tribunale dei minori, ai tre era statio imposto di rimediare, pulendo i muri che avevano imbrattato (quelli del municipio però già erano stati ripuliti dagli operai comunali), come punizione per il reato commesso.

Ora la «condanna» è stata portata a termine, con la supervisione del personale dell’associazione La Strada di Bolzano e sotto il controllo della polizia municipale: il trio ha ripulito, con solventi, pittura e soprattutto tanto olio di gomito, i muri imbrattati, e si spera che questo tipo di punizione possa davvero servire da lezione.

Come detto, determinante è stata la presenza delle telecamere per la videosorveglianza, installate oramai in diversi punti strategici della città, tanto che, all'indomani degli imbrattamenti, era stato possibile ricostruire passo per passo il tragitto percorso dai ragazzi, fino a quando sono saliti sull'autobus per fare ritorno a Bolzano, e quindi identificarli. Questa rete di "occhi elettronici" a breve verrà ulteriormente estesa perchè anche il Comune di Laives aderisce all'iniziativa della Comunità comprensoriale finalizzata alla diffusione delle telecamere sul territorio, in particolare di quelle che sono anche in grado di leggere le targhe dei mezzi in transito, sia di giorno che di notte, fornendo un supporto prezioso alle forze dell'ordine. Il giro di vite era stato deciso in seguito al ripetersi di furti nelle abitazioni in tutti i centri della Bassa Atesina, con le comunità che chiedevano maggiore sicurezza verso questi episodi criminosi. Anche Laives potrà usufruire di questa rete di videosorveglianza sempre più globale.

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