Laives: un palazzo al posto di Ca' Rossa

Edificabili quasi 20 mila metri cubi, tutela insiemi inefficace


Bruno Canali


LAIVES. Dopo Turnhaus e Pinterhaus rischia di scomparire un'altra delle poche testimonianze storiche rimaste in città. Il Gutleben in via Marconi dovrebbe lasciare il posto ad appartamenti (18 mila metri cubi).  Unico argine contro una eventuale, definitiva demolizione di tutto il Gutleben sarebbe il fatto che si trova inserito nell'elenco dei 13 insiemi da tutelare. Il problema però è che questo elenco, pur essendo in municipio da almeno un anno, non è ancora mai stato analizzato e approvato dal consiglio comunale e dunque, formalmente, il Gutleben non è ancora sotto tutela. Chi punta a realizzare il programma edilizio quindi potrebbe avere tutto l'interesse a spingere per arrivarci prima e lo si potrà capire meglio già martedì, dopo la riunione della commissione edilizia comunale, all'ordine del giorno della quale c'è anche il futuro del Gutleben. Per comprendere la portata di questa operazione immobiliare occorre prima di tutto analizzare le cifre: il complesso Gutleben rientra nelle zone di completamento B, insieme ad alcuni grandi magazzini.  Nel Puc gli è stato assegnato un indice di cubatura pari a 3,3 per un totale di 18.700 metri cubi. Se i tiene presente che un appartamento di medie dimensioni si aggira tra 250 e 300 metri cubi, si fa presto a capire quanti ne dovrebbero sorgere al posto del Gutleben. Il problema che però già si sono posti alcuni consiglieri comunali è di carattere storico-conservativo ovvero, di riuscire, almeno in parte, a conservare questa testimonianza storica, visto che la storia del Gutleben affonda le radici nei secoli passati e sue notizie si hanno già verso la fine del quindicesimo secolo, quando già lì esisteva una locanda dove si fermavano gli zatterieri che trasportavano il legname sull'Adige partendo dal porto di Bronzolo. Per la verità, i pregi architettonici del Gutleben sono modesti: l'archeologi Alberto Alberti, che ha contribuito alla predisposizione dell'elenco degli insiemi da tutelare, ha comunque auspicato che venga preservato perlomeno l'arco di accesso ad un cortile affacciato su via Marconi, così come le facciate esterne, concedendo eventualmente la possibilità di alzarsi con la nuova costruzione.

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