Lana, un libro racconta la storia delle vie

Spiegata l’etimologia di 117 nomi di strade, viottoli e sentieri, anche delle frazioni di Foiana e Pavicolo


Ezio Danieli


LANA. Sessantatre pagine per spiegare l'etimologia dei nomi dati alle 117 strade, vie e sentieri di Lana, Pavicolo e Foiana. Il libro è distribuito gratuitamente.

Sul territorio comunale - comprese le frazioni di Foiana e di Pavicolo - vi sono 117 fra vie, strade, stradine, viottoli e sentieri. Impossibile conoscere il perché di certi nomi che a queste strade sono stati dati. Ecco dunque che l'amministrazione comunale si è fatta promotrice di un interessante pubblicazione - 63 pagine con numerose foto a colori delle vie - in seimila copie.

Il libretto viene consegnato gratuitamente a scolari e studenti delle elementari e delle medie ed è a disposizione rivolgendosi alla segreteria del sindaco.  Proprio il sindaco Harald Stauder spiega il significato della pubblicazione interessante ed utile affidata a Simon Peter Terzer: «all'amministrazione comunale sta a cuore far conoscere, ai propri cittadini, un po' di storia della cittadina. Negli ultimi dieci anni a Lana c'è stata una forte immigrazione; è quindi giusto che anche i nuovi residenti possano imparare a conoscere la storia attraverso questa pubblicazione. Conoscere la storia, fin dalle scuole, significa poi tramandarla. Lo scopo della pubblicazione è proprio questo: imparare l'eredità storica del patrimonio in modo da renderla fruibile a tutti».

Il libro "Nomi stradali di Lana e Foiana" inizia con le pagine - in lingua tedesca ed italiana - in cui si fa una breve cronologia storica di Lana e della denominazione delle varie strade, passata anche attraverso la distinzione delle case in base ai quartieri, poi nel 1881/82 con l'assegnazione dei numeri civici, criterio che restò valido fino al censimento del 1961 quando i numeri civici vennero abbinati ai nomi delle strade. Fra il 1926 ed il 1927 il podestà Guglielmo Michel-Weinhart rinominò diverse strade; poi nel 1936 assegnò ulteriori nomi a vie privilegiando nomi di personaggi del fascismo italiano tanto che a Lana di Sopra, tanto per fare soltanto alcuni esempi, comparvero piazza Regina Elena, via Enrico Tori, vicolo Roccabruna, via del Vittorio, via Fabio Filzi ed altri "queste denominazioni fasciste - si legge nella pubblicazione - non vennero prese in considerazione visto che rimase in vigore l'indirizzario secondo la suddivisione in quartieri".

Il resto della pubblicazione - che al Comune di Lana è costata soltanto 1500 euro grazie al prezioso contributo della Cassa Raiffeisen della cittadina - è l'elenco delle varie strade con a fianco una fotografia a colori con, sotto, una breve descrizione che, in maniera didascalica, contribuisce a ricostruire il nome della via e la spiegazione storica della denominazione. Fra le curiosità anche via Franz Hoefler con questa spiegazione: "Dal maso Pallgut di Lana, attivista sudtirolese, caporale degli Schützen di Lana, arrestato nel 1961, dopo attentati dinamitardi, deceduto in seguito a maltrattamenti" ed il parco Laend: "Approdo nella fluitazione di legname dalla val d'Ultimo e deposito del legname sull'argine".













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