Le aziende private pusteresi si aprono ai lavoratori disabili

Un incontro di sensibilizzazione è stato organizzato recentemente dalla Comuinità comprensoriale Nella vallata attualmente sono 60 le persone diversamente abili in attesa di un’occupazione fissa


di Aldo De Pellegrin


BRUNICO. Uno degli obiettivi di legislatura del consiglio della Comunità comprensoriale della Val Pusteria, in particolare per l’anno 2013, è quello di migliorare l’inserimento e l’integrazione negli ambiti lavorativi pubblici ed economici valligiani, per le pesone portatrici di disagi fisici o di handicap. In particolare per chi, avendo completato lo speciale percorso di formazione e adattamento al lavoro presso le strutture dei servizi sociali, può dare il proprio contributo lavorativo svolgendo specifiche mansioni, anche nei settori produttivi o di servizio. Per perseguire tale obbiettivo risulta però indispensabile anche la disponibilità e la collaborazione dei vari settori dell’economia. Proprio in questo senso, nonostante in Pusteria su questo tema siano già in corso svariati progetti del Centro di mediazione lavoro e dell’inserimento lavorativo organizzato dai Servizi sociali, nell’intento di dare ulteriore impulsi a favore dell’integrazione lavorativa il presidente della Comunità comprensoriale Roland Griessmair ha recentemente convocato un incontro con i rappresentanti dell’economia e i responsabili del Centro di mediazione lavoro di Brunico. Il vertice, in cui questo tema specifico è stato affrontato in modo stimolante e propositivo, ha fatto emergere che attualmente in Val Pusteria vi sono circa 60 persone portatrici di handicap in attesa di un posto di lavoro protetto. Non solo: è risultato, inoltre, che nonostante i numerosi sforzi fatti, risulta tuttora difficile trovare posti di lavoro esterni che rispettino le esigenze individuali.

Tutti i partecipanti all’incontro hanno comunque sottolineato il fatto che, nello specifico, è il posto di lavoro che deve, caso per caso, corrispondere alle competenze e capacità delle persone e non viceversa.

Il presidente provinciale degli artigiani Apa, Gerd Lanz, e Peter Rech, in qualità di rappresentanti dell’economia, hanno fatto presente come le aziende in questo periodo stiano vivendo una fase assai difficile, che si ripercuote negativamente sul clima generale. Questo stato di cose purtroppo genera l’effetto che, in caso di dubbio, il datore di lavoro è più portato a prendere in considerazione i rischi piuttosto che i possibili vantaggi di un’assunzione. Nonostante ciò, in svariate aziende vi sono tuttora sufficienti potenzialità per riflettere su modelli di lavoro alternativi e tale disponibilità è stata senz’altro ribadita dai due operatori economici.

Da parte loro i Servizi sociali, per incentivare questa integrazione degli assistiti, programmeranno misure specifiche, sia di preparazione del personale che di contatto reciproco, dedicate proprio agli imprenditori, per favorire la compenetrazione di questo mondo parallelo.

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