Le pressioni Svp a favore del parcheggio interrato

Freund: «In primo luogo spariranno 128 auto oggi parcheggiate in superficie Inoltre i costi di rifacimento della piazza saranno a carico dei privati»


di Giuseppe Rossi


MERANO. Il progetto di costruzione di un garage sotto piazza Teatro continua a tenere alta la pressione tra i partner della maggioranza che governa la città di Merano. Dopo la bocciatura in giunta comunale del progetto (assenti i consiglieri Svp) e il conseguente invito al consiglio comunale a seguire la linea del sindaco Paul Rösch un altro consigliere comunale Svp scende in campo per dire che, in fondo quel parcheggio serve, ha un interesse pubblico e potrebbe trasformarsi in un volano per l'economia turistica cittadina.

A prendere posizione, non è un consigliere qualunque ma Karl Freund, ex comandante dei vigili del fuoco, ma soprattutto presidente dello Sportclub Merano e uomo di spicco della corrente economica della Stella alpina, nella primavera 2015 fino all'ultimo in predicato per diventare il candidato sindaco Svp di quella corrente. Freund con la sua presa di posizione cerca di risvegliare le memorie corte.

«Io vedo che di interesse pubblico in questo progetto - scrive Freund in una lettera aperta - ce n'è più di uno. Il primo è che 128 auto che oggi parcheggiano in superficie spariranno sotto terra e questo porterà un beneficio alla città. Il Comune potrà risparmiarsi i costi di rifacimento della piazza, che a questo punto saranno pagati da chi costruirà il garage interrato. Ma vedo anche un interesse dei cittadini nel garantire un futuro alle strutture alberghiere del centro città, ai commercianti, che così potranno dare sicurezza di un posto di lavoro ai loro dipendenti e assumerne anche altri».

Passando dalle parole ai numeri, questa presa di posizione (dopo quella dell'altro consigliere Svp Gerhard Gruber) apre le porte a uno scenario diverso in consiglio comunale. Se Svp, Civica (promotrice dell'ordine del giorno che ha sollevato il tema) e Alleanza per Merano (con l'assessore Zaccaria pro progetto in giunta) voteranno assieme si otterranno 17 voti, due in meno della maggioranza assoluta. Basterebbero un paio di assenze o qualche altro voto pro garage per ribaltare in consiglio il no della giunta, trasformandolo in un sì. È vero che l'autosilo sotto piazza Teatro non è un tema contenuto nei patti di coalizione della giunta Rösch, ma un voto di questo genere potrebbe sicuramente destabilizzare la maggioranza. Karl Freund, nella sua lettera aperta, si rivolge poi ai cittadini più giovani. «Ai più smemorati - continua il consigliere comunale Svp - e ai ragazzi ricordo che negli anni Ottanta Merano soffriva degli effetti di una continua moria di alberghi. Hotel che chiudevano a raffica, posto letto in calo come anche pernottamenti e posti di lavoro in diminuzione. Siamo usciti da quella situazione, che sembrava irreversibile, sono attraverso gli investimenti e oggi siamo nuovamente sopra la soglia del milione di pernottamenti all'anno. Ovvio, ci sono stati cantieri, ricordo quello delle Terme, ma anche altri. Cantieri che hanno creato problemi di viabilità, di rumore, di accettazione. Ma proprio l'ultima crisi a livello mondiale ha dimostrato quanto il turismo sia importante per Merano, garantendo gli stessi posti di lavoro pre-crisi». Karl Freund nella suo appassionato appello dimentica però due dettagli. Il primo è che per costruire un garage per residenti il committente si obbliga a rimettere a posto la piazza, non si tratta di un dono alla città, ma di un obbligo. Il secondo è che gli stessi albergatori e commercianti che oggi premono per il garage sotto piazza Teatro, quindici anni fa declinarono l'invito di Terme Merano spa a farsi avanti quando si stava per costruire il parcheggio interrato del centro termale. Il progetto originario prevedeva due piani interrati in più, sette anziché cinque, ma si scelse la soluzione a cinque piani proprio perchè imprenditori e residenti da piazza Rena e piazza Teatro declinarono l'invito a impegnarsi nell'acquisto.

«Siamo di fronte a un progetto - conclude Freund - che creerà problemi per qualche anno, ma che produrrà i suoi effetti benefici per la città per le prossime generazioni di meranesi».













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