Le prime telecamere in piazza Walther

Sono state montate ieri sul pilone sopra l’area taxi. Il sindaco: «Saranno una settantina e le attiveremo entro 15 giorni»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Alla fine sono arrivate davvero. Stiamo parlando delle telecamere – in totale saranno una settantina, tra vecchie e nuove – che il Comune di Bolzano aveva ordinato da mesi per una spesa complessiva (senza tenere conto del ribasso) di 310 mila euro. Il primo «occhio elettronico» è stato montato alle 15 di ieri in piazza Walther, sul pilone sopra l’area taxi. Per completare il lavoro - per adesso senza la messa in rete - sono stati sufficienti dieci minuti. A sorvegliare i tecnici, che hanno delimitato la zona con un nastro bianco e rosso, c’era Ivan Moroder, direttore dell’ufficio mobilità, responsabile dell’intero progetto. Le telecamere sono grandi poco meno di un pallone da calcio e sono della Avigilon, marchio canadese tra i più noti del settore che progetta e produce soluzioni di videosorveglianza ad alta definizione. «Funzioneranno - spiega Moroder - giorno e notte, si possono girare, saranno messe in rete e dotate di videoregistrazione. Siamo partiti ieri da piazza Walther, ma andremo avanti giorno per giorno in modo tale da completare il lavoro nell’arco di un paio di settimane».

Quante sono. Le telecamere, in totale, come aveva anticipato nei giorni scorsi anche il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti, saranno una settantina. «Ne installeremo 19 nuove - continua Ivan Moroder - a cui bisogna aggiungere le 17 dei varchi della Ztl e la trentina già deputate al controllo del traffico. Saranno più o meno settanta e tutte in rete, con centrale operativa al comando della polizia municipale in via Galilei». Dove si alterneranno otto addetti.

Dove saranno installate. Il calendario dei lavori è particolarmente fitto, come conferma lo stesso Moroder. «Saranno presidiati tutti i quartieri e i punti ritenuti sensibili. Dopo piazza Walther toccherà a ponte Roma, ponte Palermo, ponte Resia, ma anche a via Talvera, al parco Premstaller in via di Mezzo ai Piani, a via Macello, piazza Erbe, via Vintola e parco della Madonna». Nell’elenco ci sono anche altri siti che saranno svelati dal sindaco a breve nel corso di una conferenza stampa «ad hoc».

I tempi dell’attivazione. «Intanto abbiamo iniziato - ha sottolineato ieri il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi - e mi sento di promettere che il circuito di videosorveglianza sarà attivato entro due settimane».

I possibili impieghi. Ne abbiamo parlato con il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti. «Le immagini serviranno per ricostruire la dinamica degli incidenti stradali, per individuare i responsabili dei raid vandalici o per tenere d'occhio tutti gli accessi alla città. Se cerchiamo un'auto di colore giallo, utilizzata per fuggire dopo una rapina, possiamo chiedere al sistema di concentrarsi solo su quel colore». Altre videocamere «ad hoc», nei prossimi mesi, saranno installate anche sui semafori degli incroci ritenuti più pericolosi. E chi passa con il rosso sarà filmato, pagherà 163 euro e perderà 6 punti della patente. Meglio, dunque, non rischiare. Soprattutto per una questione di sicurezza.

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