Lista dei pedaggi gratuiti in A22 Duiella: «Potremmo pubblicarla»

Inattesa apertura del presidente sulla richiesta di trasparenza sollevata a livello politico «Per noi è solo una questione di principio, vogliamo difendere i diritti propri di un’azienda privata»



BOLZANO. Manca poco alla decisione del Consiglio di Stato sul ricorso intentato dalla società Autobrennero contro la sentenza del Tar che obbligava l’azienda a rendere noti i nominativi dei titolari delle tessere gratuite per l’A22. E per la prima volta nella vicenda, il presidente della Spa, Paolo Duiella, “apre” a una possibile pubblicazione. «Valuteremo in base alla decisione del Consiglio di Stato. Non escludiamo di rendere nota la lista».

Alla sede di via Berlino, Duiella l’ha ripetuto più volte, non c’è alcun interesse a tutelare i titolari delle tessere con la segretezza. Il problema sta altrove, ovvero nel principio stesso della questione: malgrado i capitali pubblici, la società Autobrennero è a tutti gli effetti un’azienda privata e non può, proprio per questa sua natura, divulgare dati che compromettano la riservatezza dovuta a una società che opera sul mercato. Nel caso specifico, aveva insistito Duiella, non è in atto alcuna “copertura” nei confronti dei titolari delle famigerate tessere. I cui numeri e utilizzatori non rappresentano comunque grandi cifre, ma in un clima come l’attuale i privilegi infastidiscono soprattutto la gente comune. Quella che privilegi non ne ha mai avuti. Per Autobrennero, però,è una sorta di”questione di principio”: se oggi un consigliere comunale (nel caso, si trattava di Giovanna Giugni) può esigere di vedere la lista di chi utilizza l’A22 in maniera gratuita (tra loro pare ci sia anche qualche magistrato), un domani potrà bastare poco per costringere l’azienda di gestine della gestrice della A22 a “sbottonarsi” anche su temi più delicati, che potranno anche riguardare, ad esempio, altre strategie della società per azioni. Da qui il braccio di ferro giudiziario che si è protratto fino al Consiglio di Stato. E’ di pochi giorni fa la decisione del massimo organo di giustizia amministrativa di sospendere l’esecutività della sentenza ndi primo grado del Tar di Trento. Un atto quasi dovuto, dato che - a fronte di un ricorso pendente inoltrato dall’Autostrada del Brennero, non avrebbe avuto senso non sospendere l’esecutività della sentenza di primo grado (che disponeva la pubblicazione degli elenchi) per poi magari dare ragione alle tesi della A22 a pubblicazione già avvenuta. E’ per questo che il Consiglio di Stato ha accolto a tempo di record la richiesta di sospensiva. Sotto il profilo giuridico il Consiglio di Stato altro non ha fatto che riconoscere il pericolo del danno grave in attesa della decisione di secondo grado nel merito. Ma a poco dal verdetto, il presidente Duiella - pur non sciogliendo le riserve - ha deciso di stemperare gli animi. «Vedremo cosa fare. Intanto aspettiamo con grande serenità che il lavoro dei giudici si concluda. Poi tireremo le nostre conclusioni».

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