Liti infinite nel Pdl di BolzanoBiancofiore attacca Gasparri

Dopo le querele, il Pdl entra nella fase degli esposti interni. Filippo Forest chiede il deferimento ai probiviri del capo dei senatori Maurizio Gasparri e di Giorgio Holzmann. Michaela Biancofiore invita il gruppo parlamentare a procedere contro Holzmann



BOLZANO. Dopo le querele, il Pdl entra nella fase degli esposti interni. Filippo Forest chiede il deferimento ai probiviri del capo dei senatori Maurizio Gasparri e di Giorgio Holzmann. Michaela Biancofiore invita il gruppo parlamentare a procedere contro Holzmann per la lite di via Milano.
 Giorgio Holzmann e il co-coordinatore Alberto Sigismondi rispondono a tono. Sigismondi: «Sono alla frutta». Holzmann: «Biancofiore straparla». Ieri ha riunito i suoi: «Siamo oltre 50». Compreso Giovanni Benussi. La difendono Maurizio Vezzali e Alessandro Urzì: «Da 17 anni il centrodestra è percorso da un virus di nome Holzmann». Caduta nel vuoto la richiesta dei coordinatori nazionali di lavorare «nel rispetto di tutti», finché non verrà presa una decisione sul Pdl altoatesino.
 Ma Michaela Biancofiore dirige il tiro anche contro la Svp. «Dice bene il ministro Frattini», sottolinea la deputata, «la Svp è il nostro avversario, visto che ormai è un partito di sinistra, come conferma la decisione di chiedere l’appoggio a Pd e Idv a Merano». Infine l’attacco sul caso-Dobbiaco e il sindaco Guido Bocher: «Durnwalder ritiri le frasi sull’impossibilità di avere un sindaco italiano a Dobbiaco o lo segnalerò al dipartimento del ministro Mara Carfagna contro le discriminazioni etniche».
 L’intervento contro il presidente provinciale è prospettato, mentre sono già state avviate le procedure contro Holzmann e Gasparri.
 Ieri nella sede del Pdl in piazza Vittoria collaboratori stretti ed eletti (Benedetti, Orfino, Bova, Orio) hanno fatto il punto. Filippo Forest e altri consiglieri di Merano e Bolzano, annuncia Michaela Biancofiore, si avvarranno del diritto di ogni iscritto al partito di chiedere l’intervento dei probiviri, «e se i probiviri nazionali non ci sono ancora, verranno nominati».
 Dopo le polemiche, cresce di tono la contrapposizione con il presidente dei senatori Pdl. Spiegano Biancofiore e Maurizio Vezzali: «Viene chiesto che il partito proceda con un procedimento disciplinare contro Gasparri e contro Holzmann per il loro sostegno a Merano a una lista antagonista al Pdl».
 Biancofiore si è attivata anche con il gruppo consiliare alla Camera: «Holzmann va espulso dal gruppo. E’ impossibile lavorare con un deputato che dà sportellate a un collega di partito». Holzmann su questo reagisce subito: «La sportellata da Forest l’ho presa io, come potranno testimoniare dieci persone. In più sono la parte lesa per i miei manifesti strappati. C’è una querela e farà il suo corso».
 Questa mattina il gruppo depositerà il nome del proprio gruppo in consiglio comunale, dopo la presentazione della sigla «Popolo della libertà» da parte dei sei eletti holzmaniani. Si chiamerà «Popolo della libertà - Berlusconi presidente».
 Michaela Biancofiore annuncia: «Non solo resto in Consiglio, ma sarò anche capogruppo». Con la deputata, altri 4 eletti. «Ma potremmo arrivare a 10», anticipa. Tra i possibili nuovi arrivi, i due eletti di Unitalia (ma Donato Seppi ribadisce: «Non è questo il momento di prendere decisioni del genere»), poi l’invito a Robert Oberrauch (lista Forza Bolzano) e «credo che arriverà qualcuno del gruppo Holzmann e vedremo infine cosa accadrà nella Lega nord».
 Vezzali infine attacca: «Ormai siamo due partiti a sé stanti e chi perde non siamo noi, ma Holzmann». Oltre a rievocare «i voti persi alle politiche e alle provinciali», Vezzali presenta una tabella con i consiglieri comunali in Alto Adige da iscrivere al gruppo Biancofiore e quelli del gruppo Holzmann: «Lasciando da parte situazioni stabili in Bassa Atesina, noi passiamo da 8 a 19 consiglieri di riferimento, mentre Holzmann scende da 23 a 11». Biancofiore: «Nonostante gli sforzi di Holzmann, restiamo il primo partito italiano a Bolzano». Holzmann non ci sta a finire tra i colpevoli: «La politica estrema della co-coordinatrice ha provocato la fuga di voti moderati. Qualsiasi altro responsabile di partito si sarebbe dimesso». Quanto ai probiviri per Merano, Holzmann chiede: «Perché non procedono anche contro Giovanardi, che ha sponsorizzato Athesis?». Fughe dal gruppo consiliare di Holzmann? Il deputato nega: «Si preoccupi dei tanti scontenti della loro parte».
 

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