Malati di Alzheimer, chiude la coop Joben

Il servizio di trasporto ai centri diurni termina il 31 gennaio. Librera (Assb): «C’è il rimborso per il taxi»



BOLZANO. Tempi difficili per i malati di Alzheimer che vivono a casa e che vengono accompagnati quotidianamente nei centri diurni. La cooperativa Joben che - insieme alla Lebenshilfe ed alla Arbeitsgemeinschaft - trasporta ed accompagna i malati a destinazione con un pulmino, ha annunciato che alla fine di gennaio sospenderà il servizio.

Resta da capire come faranno i malati - che non hanno familiari in grado di accompagnarli e che non possono andare da soli - a recarsi ai centri diurni visto che le altre due associazioni che offrono lo stesso servizio hanno già comunicato la loro indisponibilità a subentrare perchè già sovraccariche di lavoro.

Carlo Alberto Librera – direttore della ripartizione case di riposo dell’Azienda servizi sociali - spiega che la questione è reale ed il disagio colpirà effettivamente alcune persone, pochissime però rispetto alla totalità dei malati, che solo a Bolzano sono un migliaio.

Dottor Librera, perchè il disagio colpirà poche persone? «Perchè conosco il numero di posti che ci sono ai centri diurni per malati di Alzheimer: 20 al Premstaller e 16 a Villa Europa». Sapevate della sospensione del servizio? «Sì, sappiamo che la cooperativa Joben sospenderà il servizio a fine gennaio, servizio che noi dell’Assb non abbiamo mai avuto in carico. Devo dire alle persone interessate ed alle loro famiglie che in questi casi possono prendere un taxi, cumulare le fatture che a fine mese farsi rimborsare percentualmente, in base al reddito, andando ai distretti sociali».

Librera si rende perfettamente conto che il servizio di trasporto con accompagnamento offerto dalla Joben era più complesso di un semplice passaggio col taxi ma spiega che questa, al momento, resta l’unica soluzione percorribile.

«Ricordo tra il resto che la cooperativa Joben effettuava per noi anche il servizio di trasporto residenti e che ci dava una mano con il servizio handicap e con quello pasti».

Il direttore ricorda che l’Assb fa il possibile per seguire al meglio i malati di Alzheimer.

A Villa Armonia esiste un reparto protetto, a Villa Europa e Don Bosco c’è un altro reparto protetto dove si fa anche terapia della bambola, a Villa Serena l’Assb mette a punto la metodologia di approccio alla persona malata di Alzheimer mentre al Centro di assistenza diurna Premstallerhof si può puntare sull’assistenza semiresidenziale.

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