le testimonianze

Maltempo a Braies: «È stato un incubo, temevo per mia figlia»

Turisti impauriti dopo il forte maltempo: mia moglie per lo spavento è finita in ospedale. Una coppia di Pescara: «Abbiamo visto le macchine travolte dalla melma»


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «Mia figlia è salva, ma mia moglie è stata ricoverata in ospedale. Troppo grande per lei la paura di averla persa: non ha retto». Luigi Busolin, 81 anni originario di Salò, è sul poggiolo della sua casa di Ferrara (frazione di Braies), dietro c’è il Sasso del Signore, la montagna da dove sabato sera con la grandine è scesa una colata di melma che ha invaso la cantina, danneggiando l’appartamento a pianoterra e poi ha continuato la sua corsa demolendo la casetta in legno con gli attrezzi e le biciclette, grande passione del villeggiante bresciano.

Violento temporale sulla Pusteria: gravi danni, frane e strade chiuse Precipitazioni record nella tarda serata e durante la notte: la situazione più preoccupante nella zona del lago di Braies. Bloccato un treno con 80 persone a bordo

«Ero in ciabatte davanti alla televisione quando è scoppiato il finimondo ed è saltata la luce. Intorno buio e poi quel rumore sordo: acqua, grandine, sassi e tronchi portati via da quello che fino ad un attimo prima era un piccolo rio. In un attimo sono arrivati i vigili del fuoco: erano venuti a portarci in salvo. In quel momento in casa eravamo io, mia moglie, mia figlia e la signora che vive a pianoterra. Solo che nella concitazione di quegli attimi mia figlia non si trovava. Abbiamo temuto il peggio, fortunatamente però si è risolto tutto nel modo migliore: era già in salvo su un mezzo dei vigili del fuoco».

Maltempo in val Pusteria: i soccorritori al lavoro in mezzo al fango

I soccorritori al lavoro in mezzo al fango e ai detriti in val Pusteria dopo il fortissimo temporale che si è abbattuto nella notte in Alto Adige - LEGGI L'ARTICOLO - LE FOTO DELLE AUTO SOMMERSE

Ilaria Paternò e Giordano D’Angelo, entrambi di Pescara, erano a cena con i genitori, ospiti di un albergo nella frazione Ferrara: «Stavamo chiacchierando quando qualcuno ha avvertito il turista proprietario della Volvo, parcheggiata davanti all’albergo, di andare a prendere il cane che si trovava all’interno. Non ha fatto neppure in tempo ad uscire dal locale, che abbiamo visto la macchina travolta e trascinata via dal fango. Sono stati attimi tremendi».

Greta Burger, 13 anni, ha il fango che le arriva alle ginocchia e un badile in mano per aiutare i genitori a ripulire la grande casa dalla melma che è entrata negli appartamenti a pianoterra: «Non ho chiuso occhio tutta la notte dalla paura». Una paura la sua condivisa con gli ospiti che in estate e in inverso affittano una stanza nella grande casa della famiglia Burger. Lei però aveva un motivo in più per non dormire: «Ero preoccupata per Lilli, la mia cagnolina. Non si trovava più e abbiamo temuto che se la fosse portata via la corrente. Stamattina però è tornata. Infangata ma viva».

Tanta paura anche per gli ospiti dello storico hotel Lago di Braies che si affaccia sullo specchio d’acqua dove è stata girata la serie televisiva “Un passo dal cielo”.

«L’albergo - dice la proprietaria Caroline Heiss, che ieri era davanti alla Casa della cultura di Ferrara a gestire la cucina da campo allestita per rifocillare i soccorritori - è incastonato in mezzo alle montagne e questo ha amplificato il rumore dell’inferno che c’era fuori. È durato poco ma sembrava non finire mai. Una serie di piccole frane che si sono staccate dalla montagna non hanno toccato l’albergo, hanno reso però impraticabile il sentiero che circonda il lago di Braies».

Nella notte cinque persone disperse a Prato Piazza, l'Alpe che si estende a 2.000 metri di quota sempre in Val di Braies, sono stati individuate e recuperate dall'elicottero Altair dotato di apparecchiature per la visibilità notturna.

Impossibile raggiungerle con i mezzi dei vigili del fuoco in quanto una frana di sassi, ghiaia e detriti ha invaso la strada che sale all’Alpe ed è ancora interrotta













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