Mance, pranzi e voli aerei segnati in tre quaderni

Tra le spese 500 euro per il cannocchiale di Mussner e 5 mila per l’autobiografia. Nel mirino della Corte dei Conti anche soldi pubblici trasferiti su conti privati


di Massimiliano Bona


BOLZANO. L’inchiesta della Procura regionale della Corte dei Conti, per quanto lunga e complessa, è stata agevolata dall’indicazione dettagliata di date, importi e prelievi di cassa raccolti in tre quadernetti grigi e blu (chiamati “SoFo”, da Sonderfond) che tenevano le segretarie del presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder.

Una, secondo l’ipotesi dell’accusa, era a conoscenza anche dell’esistenza di spese “non ufficiali”, mentre l’altra conosceva solo la «contabilità ufficiale». I soldi, per le spese riservate del governatore altoatesino, sono sempre stati custoditi in una cassaforte dietro a un quadro, nell’ufficio della segreteria.

Quando i contanti, di settimana in settimana, stavano per finire bastava una lettera all’economo per autorizzare un prelievo e rimpinguare così la disponibilità di cassa. Il Procuratore regionale della Corte dei Conti, nella memoria di 62 pagine inviata alla Corte Costituzionale, classifica le «spese ufficiali», legate sempre all’utilizzo dei fondi riservati, in sette categorie.

Secondo l’accusa ci sarebbero, poi, anche due tipi di «spese segrete»: le prime prefigurerebbero un’appropriazione indebita di denaro pubblico a fini personali; le seconde comprenderebbero, invece, i soldi trasferiti sul conto privato di Durnwalder senza un valido titolo. Per la difesa si tratta, invece, di una mera «compensazione».

Le spese del 2011.

Nella prima categoria di spese rientrano quelle per pranzi, cene o rinfreschi in occasione delle feste di Natale «sempre a vantaggio di una ristretta cerchia di dipendenti». Il 15 dicembre sono stati spesi 250 euro per un pasto o un brindisi del personale dell’ufficio economato, il 20 dicembre 113,36 euro per un brindisi dell’ufficio stampa e il 23 dicembre 150 euro per il personale della ripartizione Enti locali.

La seconda categoria è quella degli alimentari : ci sono tantissimi yogurt, caramelle, frutta, succhi, brioche, pane, latte o te. In questo caso, per la Procura regionale, «è pacificamente configurabile il reato di peculato».

Nella terza categoria figurano i “bisogni personali”: aspirine, due album fotografici per un viaggio all’estero (160 e 123 euro), disinfettante, batterie o quotidiani per l’auto di servizio (50 euro).

Nella quarta categoria ci sono le spese per diversi generi di conforto (panini, paste, latte ecc.) in occasioni di riunioni di giunta. In una delle riunioni - l’11 maggio 2011 - presidente e assessori hanno pranzato al Laurin con una spesa di 706 euro.

Nella quinta categoria di spese rientrano regalie di diverso genere a favore dei dipendenti: molte le mance (da 150, 100, 200, 300 euro) per il personale di Laimburg e 70 euro per un calendario.

Nella sesta categoria spiccano le offerte in denaro per privati e associazioni: Schützen, cori, balli di maturità (migliaia di euro) e tanti sconosciuti.

Nella settima categoria sono inserite spese senza attinenza evidente con la funzione di presidente: 519 euro per un pranzo della commissione caccia, 487 euro per un volo aereo per Arno Kompatscher, 500 euro per il cannocchiale dell’assessore Mussner, 5112 euro per l’acquisto di migliaia di libri della biografia di Durnwalder, 296 euro per la Junge Generation della Svp.

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