Bolzano. Doppio esposto della deputata forzista Michaela Biancofiore, uno a Bolzano, l’altro a Trento, contro i manifesti in ricordo del terrorista Sepp Kerschbaumer: «Il 6 dicembre in tutto l'Alto Adige presso le pensiline illuminate del bus sono comparsi dei manifesti inneggianti al terrorista Sepp Kerschbaumer, condannato a 15 anni di carcere per attentati di sangue e dinamitardi. Stessa diffusione è stata replicata nel comune di Trento». Biancofiore ritiene che la Procura possa rilevare «che tra Kerschbaurmer e un terrorista come Cesare Battisti, già membro dei “Proletari armati per il comunismo” o i membri delle “Brigate rosse”, non ci sia alcuna differenza e che la giustizia italiana non possa accettare tali violazioni della legislazione e dei codici che mettono in serio pericolo la tenuta dei principi fondamentali su cui si fonda il nostro sistema penale». È infatti «intollerabile per uno stato di diritto e democratico, che il terrorista altoatesino venga osannato ogni anno insieme ai suoi cosiddetti “compagni combattenti” autori di 361 attentati e 21 morti tra i quali 15 appartenenti alle forze dell’ordine italiane, dal Südtiroler Heimat Bund e dal Südtiroler Schützen Bund. Associazioni che, per altro, vivono di contribuiti pubblici da parte di quello Stato Italia dal quale vorrebbero la separazione, ad ogni costo e con ogni mezzo, in violazione del dettato della Costituzione». La deputata chiede inoltre che si verifichi anche «se l’8 dicembre, in barba ad ogni disposizione dei Dpcm contro gli assembramenti, si sia svolto il tradizionale appuntamento dell’Immacolata nel Comune di Appiano sulla strada del vino, dove ogni anno gli “Schützen” - cosiddetti “tiratori scelti” - di tutta l’area alpina si ritrovano per commemorare gli irredentisti degli anni ’60».