Bolzano. Dopo avere rotto con il Psi («le sue opinioni sono strettamente personali»), Claudio Della Ratta esce dal gruppo del Pd in consiglio comunale. Ultima goccia, il comunicato in cui definisce «marchette elettorali» le misure economiche annunciate dal sindaco Renzo Caramaschi e il vice Luis Walcher. Il Pd aveva deciso di portare avanti la convivenza fino alle elezioni, ma ormai «non c’era proprio più alcuna compatibilità politica tra noi e lui, soprattuto su temi come i migranti», spiega il capogruppo Alessandro Huber. Oltre alla stizza del sindaco, c’è stata nei giorni scorsi una sfuriata dell’assessore Juri Andriollo sui toni usati da Della Ratta, che nemmeno l’opposizione più accanita... Ieri l’annuncio dell’uscita dal gruppo Pd con un comunicato assai civile scritto da Huber con lo stesso Della Ratta: «Nessuna diatriba personale, bensì motivazioni di opportunità politica hanno spinto a prendere questa decisione comune, che avrà effetto immediato e si esaurirà con la consiliatura. Le strade si separano dunque dopo quattro anni di proficua e leale collaborazione». Così Della Ratta: «Gli ottimi rapporti personali intercorsi e rafforzati in questo periodo non verranno meno causa questa decisione, che è di natura prettamente politica.E Huber: «Dispiace le strade si separino, ma penso che l'opportunità di questa decisione sia condivisa sia da me che da Claudio. Credo che il grande lavoro per il quale conosco e stimo Claudio in seno al Consiglio continuerà. Ringrazio Della Ratta per questi anni con noi del Pd e auspico di poterci continuare a vedere nella prossima consiliatura».