Marebbe: mega-parcheggio nel parco naturale

San Vigilio: il comitato di gestione ne costruirà uno da 400 posti a Pederü. L’allarme dell’ambientalista Richard Clara: «Cemento nel verde, primo passo verso il tunnel per Cortina»


Maurizio Di Giangiacomo


MAREBBE. Un progetto per la limitazione del traffico in Val di Rudo o un nuovo scempio ambientale nel cuore delle Dolomiti patrimonio dell'umanità? Richard Clara, attivista ambientalista di Marebbe, non ha dubbi: il mega-parcheggio che verrà costruito a Pederü è una nuova piccola Antersasc. Il progetto, portato avanti dal comitato di gestione del parco naturale Fanes - Sennes - Braies, dal Comune di Marebbe e dalla Forestale, è stato presentato nei giorni scorsi dall'Associazione turistica di San Vigilio di Marebbe ai suoi associati attraverso una e-mail. Il titolo è decisamente rassicurante: «Dall'estate 2011 limitazione del traffico nella Val di Rudo».

Un obiettivo che verrà perseguito attraverso 5 interventi: la "nuova strutturazione" del parcheggio a Pederü; la chiusura periodica della strada per Pederü, attraverso una sbarra a Ciamaor e la chiusura del tratto Ciamaor - Pederü dalle 11 alle 16; un servizio di bus navetta da San Vigilio a Pederü a cadenza oraria; un parcheggio gratuito all'ingresso del paese che incentivi l'ospite a lasciarvi la propria autovettura e ad utilizzare il servizio pubblico; e infine l'aumento della tariffa del parcheggio a Pederü, che passerà dai 3 ai 7 euro, teso anche questo a rendere più conveniente l'uso del mezzo pubblico.

A sottolineare le contraddizioni del progetto è appunto Richard Clara, attivista ambientalista marebbano: «Il comitato di gestione del parco, presieduto da Marco Pizzinini, il Comune di Marebbe e la Forestale vogliono far passare come un progetto per ridurre il traffico nella Val di Rudo un'operazione di urbanizzazione del parco assolutamente inutile, perché a Pederü ci sono già dei piazzali sterrati più che sufficienti per il parcheggio delle auto. Invece cementificheranno un'area all'interno del parco naturale, ricavando qualcosa come 400 posti auto, in un sito che l'Unesco ha decretato patrimonio dell'umanità ed è anche territorio di Natura 2000. L'unico progetto davvero sensato sarebbe chiudere al traffico la Val di Rudo, realizzando un parcheggio altrettanto grande lì dove hanno intenzione di sistemare la sbarra. Chiudere la strada al traffico dalle 11 alle 16 non ha alcun senso - aggiunge Clara -, perché alle 11 chi vuole salire ai rifugi è già transitato; alzare la tariffa del parcheggio da 3 a 7 euro non servirà a nulla, se non a fare cassa a spese della natura, anche perché il bus navetta costerà 3 euro a persona».

L'allarme per il mega-parcheggio a Pederü è già approdato su facebook (S.O.S. Unesco Dolomiti), in relazione al progetto per la realizzazione della galleria ferroviaria Cortina - Marebbe. «Il vero obiettivo di Pizzinini è quello - conclude Clara - e il nostro timore è che il parcheggio sia il primo passo verso un progetto che porterebbe il caos sulle nostre montagne».

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