Margiacchi andrà a Bergamo

Ieri la nomina del Consiglio dei ministri. Il nuovo commissario del governo sarà Vito Cusumano



BOLZANO. Elisabetta Margiacchi lascia Bolzano e il suo ruolo di Commissario del governo. Si insedierà a Bergamo come prefetto. La nomina è stata decisa ieri mattina dal Consiglio dei ministri, che ha varato una serie di avvicendamenti nelle prefetture italiane. Il nuovo commissario del governo in Alto Adige sarà Vito Cusumano, attualmente vicario alla prefettura di Venezia.

Elisabetta Margiacchi lascia Bolzano dopo poco più di tre anni. Si era insediata nel gennaio del 2014. Il passaggio del testimone tra Margiacchi e Cusumano è previsto a breve, ma la data non è stata ancora fissata. In queste ore Elisabetta Margiacchi è impegnata nella preparazione della consegna delle stelle al merito del lavoro, che si terrà il primo maggio al Commissariato del governo. In questi tre anni di servizio in Alto Adige Elisabetta Margiacchi ha avuto un ruolo di primo piano nella gestione dei flussi e dell’accoglienza dei richiedenti asilo. Come rappresentante del governo, il commissario riveste un ruolo chiave di coordinamento tra le istituzioni coinvolte nel fenomeno. Molto attivo in questi anni è stato anche il comitato ordine e sicurezza pubblica, che si riunisce al Commissariato del governo. Vito Cusumano, nato a Mazara del Vallo (Trapani), ha 56 anni. E’ in servizio nell’amministrazione dell’Interno dal 1985, maturando esperienze in tre diverse sedi di prefettura (Caltanissetta, Alessandria e Venezia) dove ha ricoperto l’incarico di vice prefetto vicario. Nella sede siciliana, si legge nel curriculum, ha espletato, per circa 10 anni, anche le funzioni di capo di gabinetto, occupandosi delle principali problematiche di quel territorio, caratterizzate da tensioni occupazionali, disagio sociale ed economico nonché da un alto indice di criminalità. In quello stesso periodo, si legge, «ha vissuto la delicata stagione delle stragi mafiose perpetrate contro valorosi e noti magistrati, che richiesero l’adozione di una articolata cornice di sicurezza agli obiettivi istituzionali nonché di adeguate misure di protezione individuali nei confronti dei giudici impegnati nei processi e di molti rappresentanti della società civile esposti a concreto rischio». Ha svolto anche incarichi commissariali in Aziende sanitarie locali nonché per la gestione straordinaria di Comuni sciolti per cause ordinarie o per infiltrazioni della criminalità organizzata (Gela). Dal 2014 segue le attività connesse all’attuazione del piano straordinario nazionale di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale.

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