Massima allerta Giornali presidiati

Bolzano, dopo l’attentato di Parigi controlli anche in stazione Carluccio: «Nessun allarme, ma l’attenzione è più alta»


di Alan Conti


BOLZANO. Mantenere il controllo. Ovvero nessun allarme ingiustificato, ma nemmeno come se nulla fosse accaduto. L’attentato alla redazione parigina del giornale Charlie Hebdo ha avuto un’onda lunga anche in Alto Adige. Della reazione emotiva sono piene le piazze reali e quelle virtuali, tra flash mob e social network, di quella statale si occupano le forze dell’ordine alzando le antenne verso tutti gli obiettivi sensibili del territorio.

«Già ieri sera - spiega Claudio Naldi, capo gabinetto del Commissariato di governo - siamo stati tutti sensibilizzati per un pattugliamento più accorto in generale e su alcuni punti in particolare. Il tutto in un quadro di controlli implementati che già avevamo attuato. Chiariamo che si tratta solo di prevenzione perchè non esistono motivi di particolare preoccupazione».

Il dispaccio è arrivato direttamente dal Ministero dell’interno: indicazioni generali per un’applicabilità locale spiegata dal questore di Bolzano Lucio Carluccio. «Noi operiamo su due livelli. Da una parte abbiamo una sorveglianza più attenta di alcuni luoghi di grande frequentazione come la stazione dei treni grazie a una collaborazione interforze, dall’altra attiviamo servizi particolari in ambienti e luoghi che, chiaramente, restano riservati». Ci sono, poi, gli obiettivi che diventano sensibili per la specifica natura dell’episodio accaduto nella capitale francese. «Sì, le redazioni dei giornali, per esempio, sono oggetto di una certa attenzione. Lo sono, in automatico, anche le sedi istituzionali. Ragioniamo, chiaramente, di potenziale in astratto perchè l’allarmismo non ha nessun senso».

Presidiata con una certa cura è anche l’autostrada del Brennero con il servizio della Polstrada così come l’aeroporto nelle ore prossime a decolli e atterraggi dei voli. Secondo indicazione nazionale vanno piantonate con particolare perizia anche stazioni e tracciati della metropolitana e tutte le propaggini francesi sul nostro territorio. Dal consolato agli enti linguistici tutto quello che può avere un qualche legame con la terra transalpina gode di un’attenzione maggiore. Tenute sott’occhio anche le redazioni dei grandi giornali nazionali, senza particolare distinzione di testata o eventuale schieramento politico.

Possibili, infine, azioni di monitoraggio delle attività delle associazioni di cultura islamica su tutto il territorio.

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Davide Pasquali

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