Maturità, ammesso il 96% dei candidati
Esami al via mercoledì prossimo: i professori del liceo Toniolo i più severi, mentre al Torricelli solo un bocciato
BOLZANO. La scuola, adesso, è finita per tutti. Dopo le scuole medie anche le elementari e le superiori hanno chiuso ieri a Bolzano l’anno scolastico. Ora, però, si affaccia all’orizzonte l’esame di Maturità che comincerà mercoledì prossimo con il tema di italiano uguale per tutti gli istituti. Le scuole, ad eccezione del liceo classico Carducci, hanno già esposto i tabelloni con gli esiti degli scrutini per le classi quinte. Si delinea, così, un quadro statistico che vede la maggioranza dei candidati ammessi alla prova salvo rare eccezioni. In totale, infatti, sono 512 gli studenti promossi e 21 quelli bocciati. Il 95,9%, dunque, andrà ad affrontare la Maturità mentre il 4,1% dovrà ripetere l’anno. Nel dettaglio l’istituto dove si è bocciato di più è stato il liceo sportivo Toniolo con il 21% di non ammessi (19 promossi e 4 bocciati) mentre quello dove i professori sono stati più clementi è stato il liceo scientifico Torricelli con l’1,4% di bocciati (70 ammessi e 1 non ammesso). In ordine di severità, poi, abbiamo il liceo pedagogico artistico Pascoli con il 5,7% di non ammessi (70/4), l’Ite Battisti al 5,3% (75/4), l’Itg Delai al 2,8% (35/1), l’Iiss De’ Medici al 2,1% (95/2 con 4 privatisti ammessi e 2 bocciati) e l’Iis Galilei al 2,08% (144/3).
Studenti e dirigenti. Si respira, insomma, l’attesa per questa Maturità che vedrà giovedì 23 giugno la prova di indirizzo, lunedì 27 il quizzone e martedì 28 l’ultimo compito, tedesco, prima degli orali. «C’è un po’ di agitazione - spiega Giada Masetti, alunna del liceo Torricelli - ma ormai quello che è fatto è fatto e siamo solo al ripasso. La prova più preoccupante è sicuramente matematica, insieme a scienze. Alla fine, però, in qualche modo si passa. All’orale, invece, porterò le impronte digitali e l’identificazione della persona. Tratterò anche le indagini poliziesche. Mi sembrava uno spunto interessante per aprire molteplici argomentazioni».
In commissione d’esame, proprio al liceo scientifico, troverà la dirigente dell’Iiss De’ Medici Gabriella Kustatscher. «Gli esami di Maturità sono sempre un momento di passaggio importante - dice -che va anche al di là della singola valutazione. È la fine di un percorso, con tutto il suo carico simbolico». Normale che si tenda a consentire agli alunni di quinta di provare a sostenere l’esame. «Sì, ma è anche un ostacolo non semplice da affrontare. C’è pressione e concentrazione. In mezzo una buona dose di emozione perché si sa che si andrà a lasciare qualcosa che ci ha accompagnato a lungo. Scende qualche lacrimuccia e anche noi dirigenti o insegnanti siamo coinvolti emotivamente. È giusto così perché salutiamo ragazzi che sono cresciuti con noi e che vanno ad affrontare una nuova fase della loro vita. Sia che si tratti di università sia che si tratti di corsi di formazione o del mondo del lavoro». Nella scelta degli argomenti per le tesine, però, si nota una generazione attenta ai problemi di oggi. Migranti, violenza di genere e discriminazioni sono molto diffusi come titoli. «È bello che si denoti una crescita personale di questo genere. Credo che sia esattamente questo il piacere dello stare a scuola. La gratificazione più grande per chi si impegna ad essere anche educatore. Non a caso questo esame non ha mai cambiato nè perso il titolo di “Maturità”».
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