MERANO

Mebo, ipotesi di rotatoria allo svincolo Merano sud

Si studia una soluzione per limitare traffico e code nei collegamenti con Lana Il rondò consentirebbe di togliere il semaforo, ma non è realizzabile sul viadotto


di Ezio Danieli


MERANO/LANA. Lo svincolo della Mebo di Merano sud deve essere sistemato. L'hanno affermato di recente i sindaci di Lana Harald Stauder e di Merano Paul Rösch, in un incontro nel corso del quale si era convenuto sull'opportunità di fare qualcosa per rivedere lo svincolo, in modo tale che possano essere scongiurati i problemi che continua a causare alla viabilità dei due comuni principali del Burgraviato.

Ora amministratori pubblici e tecnici si sono ritrovati e, assieme ad alcuni esperti, hanno convenuto su una serie di soluzioni che potrebbero concretizzarsi, a cominciare dalla realizzazione di una rotatoria a Sinigo, con la conseguente abolizione del semaforo esistente.

Lo svincolo, oltre che all'accesso e all'uscita della Mebo, è al servizio di un numero elevato di veicoli diretti e provenienti dalla zona industriale di Lana. Inoltre, garantisce il collegamento più comodo fra la città di Merano e il Comune di Lana. E succede che, in determinate ore del giorno (soprattutto quando gli operai della zona di Lana si recano al lavoro o fanno ritorno a casa), lo svincolo si intasa e diventa percorribile in tempi che vanno dai 20 ai 40 minuti. Pesanti le conseguenze per il resto della viabilità in direzione di Lana e soprattutto di Merano, con la frazione di Sinigo che diventa la più penalizzata e con la stessa Lana raggiungibile solo dopo lunghe colonne ed attese spesso al limite della sopportazione.

I due sindaci Stauder e Rösch hanno convenuto che è necessario intervenire per trovare una soluzione adeguata. Già, ma quale? All'ingegner Kiem, che sta studiando la possibilità di interventi allo svincolo, il sindaco e l'assessore Andreis di Lana hanno ricordato una situazione che peraltro il funzionario della Provincia già conosce. Ed è stata prospettata l'idea di una rotatoria. Che però sul viadotto non è possibile. Prima e dopo, lo spazio per realizzarla è troppo esiguo e non è detto che la situazione possa migliorare tenendo conto del fatto che c'è anche da disciplinare l'accesso dei veicoli in direzione della Venosta e l'uscita degli automezzi in direzione contraria.

Una soluzione deve essere trovata per venire incontro ad un disagio che è ricorrente nella zona dello svincolo e che diventa un vero e proprio incubo quando in tutto il Burgraviato sono presenti i turisti che con i loro mezzi intasano ulteriormente lo svincolo. Uno svincolo, come detto, che deve sopportare un numero di automezzi - anche pesanti - superiore alla sua portata e alle sue caratteristiche.

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