Medaglia d’oro per il Bar Mario di via Brennero

La titolare Marina Fronza: «Da ben 67 anni siamo un punto di riferimento per il quartiere»



Medaglia d’oro della Camera di Commercio al Bar Mario di via Brennero. La titolare Marina Fronza è felice: «Da 67 anni questo bar è un punto di riferimento per il quartiere». Se il carattere di una città è fatto anche, in gran parte, dalle attività commerciali e dai pubblici esercizi che vi risiedono, è indiscutibile che il Bar Mario di via Brennero 22 sia uno dei monumenti storici di Bolzano. Fondato nel 1945 come Bar Maria, in onore della nonna dell’attuale titolare Marina Fronza, e poi con gli anni, diventato Bar Mario semplicemente modificando l’ultima lettera del nome, il locale ha accompagnato la crescita economica, sociale e culturale di almeno quattro generazioni di bolzanini, fornendo un vero e proprio punto di riferimento per il quartiere Centro-Piani-Rencio e non solo. A riconoscimento della sua lunghissima storia, il locale ha recentemente ricevuto la medaglia d’oro della Camera di commercio di Bolzano.

«La prima televisione di Bolzano – racconta Marina Fronza – venne installata proprio da noi, qui nel bar, e i clienti si portavano la sedia anche da casa per venire a guardarla insieme, commentando le notizie del mondo». Ma la prima TV della città è stata solo la prima delle molte attrazioni offerte dal bar nel corso dei decenni: dall’immensa raccolta di banconote di tutto il mondo, frutto dei viaggi via mare del nonno, ai tavoli da biliardo, alla semplice possibilità di ritrovarsi tra amici, il bar Mario è stato – ed è ancora per moltissimi affezionati clienti – quasi una seconda casa.

«Ci sono stati gli anni delle grandi compagnie di ragazzi, che si davano appuntamento qui e si fermavano per ore a bere e chiacchierare; ora quel periodo è finito, la crisi si fa sentire anche nel nostro settore. Quello che conta, comunque – conclude Marina Fronza – è la passione per il lavoro e per il contatto con il pubblico: la clientela, infatti, è sensibile: se percepisce la passione e il piacere di esercitare un’attività, continuerà a venire, crisi o non crisi».













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