Medici, inchiesta sul rinnovo dell'Ordine

Dopo un esposto la procura sequestra schede e verbali delle recenti elezioni


Orfeo Donatini


BOLZANO. Ieri mattina tre agenti della giudiziaria presso la procura della Repubblica si sono presentati nella sede dell'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri altoatesini in via Volta ed hanno sequestrato tutte le schede e i verbali delle recenti elezioni per il rinnovo del consiglio che a breve sarà sotto la guida di Andreas von Lutterotti. All'origine della clamorosa operazione, conseguenza dei primi passi di una vera e propria inchiesta giudiziaria, vi sarebbe un esposto inviato a Palazzo di giustizia e che avrebbe evidenziato una presunta serie di irregolarità piuttosto gravi nella gestione del voto, arrivando ad ipotizzarne anche un suo condizionamento. In particolare dietro questo terremoto al vertice dei camici bianchi non vi sarebbe certo una qualche contestazione rispetto alla guida del presidente Comberlato, il cui consiglio è appena stato riconfermato con una fiducia molto ampia da parte della base, quanto un dissidio profondo nella componente dei dentisti. Nel dettaglio fra i medici chirurghi con la specializzazione e gli odontoiatri, con i primi che debbono studiare minimo nove anni prima di poter esercitare e i secondi che invece se la cavano con cinque. Con tutte le conseguenze che ne derivano sul rispetto di regole e norme deontologiche e qualità della professione. Infatti i cinque membri dell'Albo specialistico chiamati nell'Ordine sono il presidente Salvatore Rampulla, Bianca Birt-Kessler, Secondo Roberto Cocca, Georg Vesco e Thomas Wächter: tutti odontoiatri. Per ora bocche cucite all'Ordine in attesa degli sviluppi dell'inchiesta giudiziaria che potrebbe riservare clamorosi sviluppi nei prossimi giorni. Lo stesso consiglio dell'Ordine potrebbe essere chiamato a breve ad una riunione straordinaria per valutare il caso del quale per altro non si conoscono ancora i dettagli.

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