Università

Medicina: centinaia di iscritti al test per essere ammessi

Per gli altoatesini niente corsia preferenziale. In 15 anni si spenderanno 180 milioni in borse di studio, 35 milioni per diciotto docenti, 45 milioni per il nuovo studentato. Sostegni e posti destinati ai cittadini Ue e non Ue


Davide Pasquali


BOLZANO. A un mese dalla scadenza dei termini, sono già centinaia gli iscritti all'esame di ammissione alla Medical School, una buona quota dei quali altoatesini. Lo conferma il direttore della Claudiana, Guido Bocchio. Insomma, la novità sudtirolese attira.

La nuova facoltà di Medicina e chirurgia, in partenza dall'autunno, non offrirà però corsie preferenziali per gli studenti altoatesini, anche se nei primi quindici anni costerà alle casse della Provincia 35 milioni di euro per la retribuzione dei 18 docenti, cui si devono sommare i 22 milioni di costi sostenuti già oggi per amministrare e gestire la Claudiana. Insomma, già solo così oltre 50 milioni di euro.

Lo si evince dalla risposta dell'assessore provinciale alla Sanità Hubert Messner a due interrogazioni presentate dai consiglieri provinciali del Team K Franz Ploner e Maria Elisabeth Rieder.

Occorre poi considerare il contributo di 18 mila euro a studente per pagare la retta annuale della Cattolica, indipendente dal reddito e dalla residenza in provincia. Il primo anno l'esborso per 60 studenti sarà di poco superiore al milione di euro, ma negli anni successivi, quando si arriverà progressivamente a regime con 360 studenti (60 per ciascuno dei 6 anni del corso di laurea), l'esborso raggiungerà quasi 6,5 milioni di euro l'anno. In totale, da qui al 2039 si tratterà quindi di una spesa di oltre 80 milioni. Tolti i costi vivi di gestione della Claudiana, la Medical School bolzanina costerà quindi alle casse pubbliche 116 milioni di euro in quindici anni.

Cui sono inoltre da sommare i circa 45 milioni di euro per la costruzione del nuovo studentato da 200 posti letto, con mensa per 100 studenti, previsto al San Maurizio.

Come funzionerà

Il Centro universitario di formazione per le professioni sanitarie - Claudiana, risponde Messner al Team K che chiede lumi, «Dispone di aule didattiche, di esercitazione e di formazione sufficienti ad accogliere i primi 60 studenti del nuovo corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Due aule saranno messe a disposizione per l'uso esclusivo del nuovo corso di laurea, mentre gli altri locali (ad esempio laboratorio di microbiologia e microscopia, aule di formazione e pratica, aule studio, biblioteca, sala informatica, locali accessori eccetera) saranno utilizzati all'interno dell'ospedale. Non è previsto l'affitto di locali esterni per il nuovo corso di laurea».

Ma visto l'arrivo di Medicina e Chirurgia, tutti gli altri corsi di laurea della Claudiana potranno continuare ad essere offerti o potrebbe esserci una riduzione dell'offerta formativa? - chiede sempre il Team K. «Non è prevista una riduzione dell'offerta formativa. Gli altri corsi di laurea continueranno ad essere offerti», questa la risposta di Messner.

Niente agevolazioni

Le tasse universitarie dovranno essere pagate indipendentemente dal reddito? C'è modo per essere esonerati, almeno in parte? Messner risponde così: «Gli studenti con un reddito basso possono richiedere una borsa di studio dell'università Cattolica. Queste vengono bandite ogni anno a settembre e offrono diversi tipi di contributi in base ai criteri del rispettivo bando per coprire parzialmente i costi sostenuti dagli studenti. Per saperne di più: Agevolazioni economiche università Cattolica (unicatt.it)».

Il Team K è molto interessato a sapere se esistano corsie preferenziali per gli altoatesini e in base a quali criteri venga concesso il contributo provinciale annuo di 18 mila euro. «Possono richiedere il finanziamento provinciale - chiarisce l'assessore - gli studenti provenienti dall'Unione europea, nonché gli studenti provenienti da uno Stato non membro dell'Unione europea che abbiano acquisito il diritto di soggiorno o di residenza permanente in Italia, a condizione che entrambe le categorie siano in possesso della prova di bilinguismo di livello B2 e sottoscrivano la dichiarazione di impegno (obbligo di lavorare per quattro anni nel servizio sanitario altoatesino entro dieci anni dal completamento della formazione specialistica o della formazione speciale in medicina generale). La sovvenzione provinciale non è legata al reddito o alla residenza o al luogo di residenza dello studente». Gli studenti, si va oltre, «dovranno pagare le tasse universitarie in anticipo. È previsto un concorso. Solo sulla base della relativa documentazione, ad esempio la conferma dell'iscrizione eccetera, la Provincia potrà effettuare il rimborso».

Come detto, dunque, niente corsie preferenziali per gli altoatesini: «Ci sarà solo un sistema di graduatoria, cioè gli studenti altoatesini competeranno con tutti gli altri studenti. Una graduatoria preferenziale sarebbe in contrasto con la normativa europea vigente», così l'assessore.

Gli altri costi

Per quanto riguarda le altre spese, nello specifico l'assessore Messner precisa che «La Provincia ha già impegnato i costi per diciotto professori ordinari per quindici anni accademici». In totale, come si evince dall'allegata tabella, dettagliata anno per anno, dal 2024 al 2039 è previsto un esborso totale di 35.465.960 euro.

Le spese per il personale amministrativo, le spese amministrative eccetera, conclude Messner, «sono coperte dalle disponibilità già esistenti nel capitolo a favore della Claudiana». Anche qui è allegata una tabella dettagliata per anno, da cui si evince che le spese per questo capitolo assommeranno in totale a 22.330.980 euro, sempre in quindici anni.

Tanti soldi, questo il pensiero che sorge spontaneo, e manca la certezza che in facoltà entrino gli altoatesini... E chi entra, proveniente magari dall'estero, una volta laureato e passati i quattro anni, poi resterà in Alto Adige?













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