Mega torre sul Catinaccio Unesco, il testo del parere 

Un secco no. La Fondazione boccia ancora il progetto approvato dal Comune di Nova Levante «Pesanti perplessità e gravi criticità». L’edificio aumenterebbe il turismo mordi e fuggi 


Davide Pasquali


Bolzano. Una torre di 18 metri sul Catinaccio. Nonostante l’opposizione delle associazioni alpinistiche e protezionistiche altoatesine, il Comune di Nova Levante mercoledì sera ha approvato la variante urbanistica. La palla ora passa alla giunta provinciale, ma la Fondazione Unesco la boccia su tutti i fronti. La Fondazione, in un nuovo parere, ha ribadito per l’ennesima volta le «pesanti perplessità ed evidenziato gravi criticità» connesse alla sostituzione dell’impianto di risalita malga Frommer-rifugio Fronza e sulla realizzazione di un edificio multifunzionale denominato Ttd – Touch the Dolomites. Se da una parte la ricostruzione dell’impianto e il conseguente riordino paesaggistico vengono valutati «preferibili rispetto alla situazione attuale», la costruzione del nuovo edificio è invece da ritenersi «un elemento di evidente perturbazione dello scenario del Patrimonio Mondiale». Gli interventi oggetto di valutazione sono esterni al perimetro delle Dolomiti Patrimonio Mondiale, «ma la loro prossimità con la fascia tampone (5 m) e con l’area cuore (meno di 50 m), impone alla Fondazione di esprimere una valutazione sugli effetti che tali interventi possono provocare all’interno del Patrimonio Mondiale».

Effetti sul luogo

Si prende atto del tentativo di un parziale ripristino del rifugio storico, di proprietà della Provincia. Tuttavia i risultati della trasformazione complessiva «rimangono sfavorevoli, in quanto la realizzazione del cosiddetto gläserne Kristall rappresenterebbe l’introduzione di un corpo estraneo con effetti negativi sui valori estetico-paesaggistici rispetto all’intero versante e alle visuali a grande scala, sia diurne che notturne». Mancano inoltre valutazioni «in merito alla congruità morfologica dei riporti, delle coperture artificiali e delle opere di difesa dalla caduta massi ai piedi del versante roccioso». Valutazione negativa.

Effetti sul contesto

Gli interventi progettati «intendono massimizzare il valore attrattivo ed economico generato dall’eccezionalità del luogo e dalla spettacolarità dell’architettura, «incrementando sensibilmente il flusso di turisti in alta quota, senza però considerare la carrying capacity dell’area e delle risorse disponibili». L’affermazione che, nonostante l’aumento dei flussi turistici in alta quota durante l’estate causato dall’incremento della portata oraria del nuovo impianto di risalita e dalla presenza dell’edificio, non aumenterà conseguentemente anche il grado di antropizzazione delle zone circostanti «è contraddittoria». Il parallelo con situazione insediativa e modalità di visita a Plan de Corones «è totalmente inapplicabile». Valutazione negativa.

Suggerimento inascoltato

Il suggerimento della Fondazione di valutare localizzazioni alternative – e non in alta quota - per la realizzazione di un centro visitatori, come ad esempio il parcheggio nei pressi della stazione a valle, «non è stato considerato».

Effetti sul bene in complesso

È stato riconosciuto che «le Dolomiti sono un enorme attrattore turistico; è stato anche riconosciuto che questo aspetto può essere una grave minaccia per il Patrimonio Mondiale e deve essere attentamente controllato». Per questo motivo «tutte le amministrazioni provinciali e regionali si sono impegnate ad escludere lo sviluppo di nuovi comprensori sciistici nelle aree del Patrimonio Mondiale e a contenere le infrastrutture turistiche presenti». Ogni progetto o intervento che facilita l’accesso alle Dolomiti Unesco «deve valorizzare la fruizione consapevole, favorendo il turismo sostenibile, e non aumentare il numero di visitatori». La valutazione del progetto Ttd, che propone di potenziare una delle più importanti porte di accesso al Patrimonio Mondiale, è negativa. La legittimazione del Ttd «come edificio multifunzionale a cinque piani, di cui solo due (e per di più interrati!!) avrebbero un riferimento diretto al Patrimonio Mondiale Dolomiti, non è data».

Conclusioni

La Fondazione ritiene che, nell’ambito del ripristino complessivo del rifugio storico, «sarebbe molto più adeguato realizzare un semplice punto informativo dedicato alle Dolomiti Unesco in corrispondenza del corpo di fabbrica che verrebbe parzialmente demolito/ristrutturato; infatti quella sarebbe la posizione ideale per localizzare sia una parte divulgativa che una terrazza panoramica (ottenendo realmente il risultato di toccare le Dolomiti)». Perciò, vista anche la sensibilità della Provincia nella valorizzazione dei suoi rifugi di montagna, la Fondazione suggerisce «di indire un concorso di architettura ad inviti per garantire il massimo della qualità, in questo luogo di straordinaria valenza paesaggistica».

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