Il Comune, oberato da troppe spese, intende cederla ma vuole incassare almeno un milione di euro

Merano, in vendita l'ex colonia di San Vigilio

Mauro Minniti propone la realizzazione di un laboratorio ambientale


Simone Facchini


MERANO. Il destino dell'ex colonia di San Vigilio resta incerto. O meglio, di certezze una ce n'è: il Comune di Merano, proprietario dell'immobile, vuole venderla. Lo dice chiaro e tondo anche il bilancio comunale che oltre alla colonia lascia sul mercato villa Hölzl di via Schaffer (già sede di radio Maia) e l'ex municipio di Quarazze. Il nodo, sostanzialmente, è finanziario. Perché sulle potenzialità dell'ensemble non ci sono dubbi: 5 mila metri cubi, unica cubatura disponibile su monte San Vigilio, zona tutelata da stretti vincoli paesaggistici.

Per il risanamento della struttura abbandonata da diversi anni servono però non meno di 2,5 milioni. Per questo il Comune ritiene opportuno non accollarsi la spesa e ha deciso di cedere la proprietà almeno per un milione di euro. Su come utilizzare l'ex colonia di idee ne sono state lanciate in abbondanza. Tra i più accorati sostenitori della sua resurrezione figura Mauro Minniti, presidente del consiglio provinciale. Che ora rispolvera una sua proposta: realizzare un laboratorio ambientale. E scrive al sindaco Januth e alla Provincia.

Tuttavia detto del disimpegno del Comune, l'appello pare più rivolto a palazzo Widmann: «Ho più volte ribadito la mia convinzione - afferma Minniti - che l'ex colonia potrebbe ancora svolgere quella funzione che ha ricoperto per il mondo giovanile l'associazionismo in generale fino agli anni Ottanta. La struttura potrebbe essere destinata non solo alle attività giovanili ma anche alla realizzazione di un laboratorio ambientale per scolaresche (non solo locali) in viaggi di istruzione. Dalla colonia si possono organizzare escursioni nei boschi così come nelle vette, imparare a conoscere e rispettare il verde non solo urbano ma anche alpino».

Una proposta Minniti ce l'ha anche per la gestione, ipotizzando l'affidamento all'associazionismo meranese o a un consorzio appositamente creato che potrebbe finanziare la propria attività. Magari non saranno idee rivoluzionarie, lo stesso Minniti aveva espresso analoghi suggerimenti un paio di anni fa. Ora torna alla carica, con l'auspicio che Durnwalder (che già aveva rifiutato l'acquisto) possa averci ripensato. Il tempo, intanto, continua a logorare la struttura.

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