MERANO. Nella città che il sindaco Paul Rösch, a ragione, non perde l'occasione per ribadire essere interetnica per davvero, con le due madrelingua spartite esattamente a metà, l'Azienda sanitaria mette a concorso diciannove posti per medici ospedalieri e un primariato. Quanti medici di madrelingua italiana potranno essere assunti all'ospedale di Merano? Uno solo su venti.

Il rapporto emerge dalla raffica di delibere che nei giorni scorsi il direttore generale dell'Asl unica Thomas Schael ha firmato con lo scopo di rimpinguare l'organico di medici presenti nei quattro comprensori sanitari. Il dato che riguarda Merano lascia davvero poco spazio a quei medici di madrelingua italiana che hanno studiato o si stanno specializzando e che contemporaneamente puntano a farsi una vita in riva al Passirio. Lo ripetiamo, di 19 bandi di concorso 18 sono collegati a medici di madrelingua tedesca, uno solo potrà aspirare al posto messo in gara presentanto un attestato di bilinguismo italiano.

Il fortunato, o forse meglio dire, la mosca bianca, dovrà essere un dermatologo. Per il reparto guidato dal primario Pierfrancesco Zampieri è infatti prevista l'assunzione di un medico italiano. Negli altri diciotto casi, al fianco della specializzazione c'è la riserva linguistica tedesca. Ma vediamo in quali reparti verranno assunti i diciannove medici, uno per ciascun reparto. Si va dalla psichiatria alla pediatria, dalla riabilitazione alla ortopedia, dalla medicina legale alla farmacologia, dalla geriatria alla cardiologia e alla medicina interna. Un posto di medico ospedaliero viene messo a concorso anche per l'anestesia, per la chiurgia, per neurologia, medicina dello sport, neuropsichiatria infantile e ginecologia. Un medico è previsto venga assunto anche per la direzione medica ospedaliera. Per il reparto di oculistica infine l'Asl ha bandito contemporaneamente un posto per medico e uno per primario, in modo da andare a coprire il posto dell'ex primario Georg Schönhuber, attualmente sostituto dal vice Andreas Pichler nel ruolo di facente funzione. Sia il medico che il primario di oculistica, come del resto per tutti gli altri medici da assumere, prima che la competenza è importante che al censimento si siano dichiarati di madrelingua tedesca. La proporzionale linguistica della città di Merano, questo sono decenni che ce lo sentiamo dire, centra come il cavolo a merenda con quella del comprensorio sanitario prima e dell'Asl unica oggi. A livello provinciale "gli italiani" contano meno di un quarto del totale, per la sanità meranese quasi un ventesimo. Fatto sta, che nell'ospedale di una città dove un paziente su due è di madrelingua italiana, quando si tratta di assumere medici, la possibilità per un professionista di lingua italiana di entrare in organico è praticamente uguale a zero.

E poi ci si chiede come mai tanti italiani in questi ultimi vent'anni hanno dichiarato di appartenere al gruppo linguistico tedesco. Per la cronaca l'Asl ha bandito anche qualche posto in più, solo allo scopo di creare una graduatoria meranese dalla quale pescare in caso si creasse qualche posto vacante. Le specializzazioni di medici interessate sono quelle di chirurgia vascolare, ematologia, urologia, centro trasfusionale, oncologia e igiene pubblica. In questi casi nel bando non si parla di gruppi linguistici di appartenenza.