Merano: smascherati quaranta falsi poveri

Il Burgraviato chiede la restituzione dei contributi e li denuncia in procura


Giuseppe Rossi


MERANO. Il distretto sociale del Burgraviato stringe i controlli attorno ai falsi poveri e chiede la restituzione degli importi incassati ingiustamente. Dall'inizio dell'anno sono oltre quaranta la procedure di controllo che sono sfociate anche in altrettante segnalazioni alla procura della Repubblica.
Nel solo mese di ottobre cinque cartelle esattoriali sono state inviate all'indirizzo di altrettante persone che si erano dichiarate indegenti e avevano chiesto e ottenuto il reddito minimo d'inserimento, il contributo affitto o il pagamento della fattura del dentista. In tutto i cinque falsi poveri dovranno restituire quindicimila euro, uno di loro da solo oltre ottomila.
Le denunce contro i falsi poveri nel corso degli ultimi anni sono cresciute di pari passo con l'incremento dei contributi che il distretto sociale del Burgraviato ha concesso alle famiglie in difficoltà.
Il trend in crescita ha avuto una esplosione lo scorso anno, ma anche nel 2010 i dati sulle contribuzioni elargite sono in ulteriore aumento. Nella sola Merano in nove mesi sono stati spesi 2,45 milioni di euro tra reddito minimo di inserimento, contributo affitto e prestazioni mediche. Rispetto a un anno fa l'aumento delle cifre erogate dal Burgraviato per i cittadini meranesi indigenti sfiora il 15%.
«I controlli vengono svolti a campione - spiega Florian Prinoth, direttore dei servizi sociali del comprensorio - e in aggiunta nei casi che in fase di presentazione della domanda ci lasciano perplessi».
Dichiarare il falso a chi fruisce del servizio può costare davvero caro, visto che oltre a dover rimborsare i quattrini percepiti, a quel punto ingiustamente, scatta anche la segnalazione penale e la quasi matematica impossibilità di accedere a questo genere di aiuti finanziari in futuro. Le quaranta esecuzioni coattive in nove mesi possono apparire poche, ma significative. I controlli, ovviamente sono stati molti di più, ma in gran parte hanno confermato la regolarità della domanda e quindi anche il diritto ad ottenere l'aiuto economico.
Lo scorso anno in città, complice anche gli effetti della crisi internazionale e occupazionale, le domande di sostegno economico presentate al distretto sociale di via Roma avevano ottenuto un incremento notevole pari al 30%.
Quest'anno il trend di crescita non si placa. Stiamo parlando di minimo vitale, di contributi per pagare l'affitto, di sostegno su spese mediche o per l'acquisto di elettrodomestici. «Nei primi nove mesi dell'anno scorso - spiega Florian Prinoth - per la sola città di Merano avevamo erogato 2,14 milioni di contributi, quest'anno dopo nove mesi siamo a 2,45 milioni. L'incremento è del 14,3%. Devo anche dire che rispetto ai primi mesi dell'anno, tra agosto e ottobre stiamo registrando un calo delle domande e quindi è ipotizzabile pensare che per fine anno arriveremo ad un aumento complessivo tra il 10 e il 12%».

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