Mercatino delle pulci scontro durissimo Comune-ambulanti

In discussione la tassa di occupazione alzata a 1.280 euro Zaninelli: «Hanno fatto tutto senza averci consultato»


di Alan Conti


BOLZANO. Tutto pronto, ma il Mercatino delle Pulci non si fa. E' il paradossale scenario registrato ieri mattina all'alba all'imbocco delle Passeggiate del Talvera. Come ogni primo sabato del mese alle 6 i vari espositori si sono ritrovati per esporre l'usato nelle tradizionali bancarelle. Questa volta, però, l'associazione Zot ha deciso di far saltare il banco: niente mercatino. Con tanti saluti a chi si è sciroppato qualche chilometro per esporre. Il motivo è legato a un braccio di ferro con l'amministrazione comunale. Il Comune infatti avrebbe alzato le proprie richieste economiche per l'occupazione del suolo pubblico. «Ci chiedono 1280 euro per ogni singola giornata di mercato – la spiegazione di Giorgio Zaninelli, responsabile dell'associazione Zot – e per noi significa passare da un prezzo di 7 euro al metro lineare a 15 euro: francamente è davvero troppo. Non ce la sentiamo di andare avanti così». Tante le rimostranze arrivate al centralino della polizia municipale che non ha potuto fare altro che rimettersi alla decisione degli organizzatori di sospendere l’attività.

«Noi abbiamo una media di 120 partecipanti a questa manifestazione e non possiamo pensare di gravare su di loro. Sarebbe un aumento troppo consistente per chi comunque decide di impegnarsi per far quadrare i propri conti». Ad accorciare ancora di più i ferri tra amministrazione e l’organizzazione c’è stato poi il modus operandi della trattativa. «Siamo stati convocati a scelta fatta assieme ai rappresentanti dell’associazione Il Baule del Nonno. Ci hanno comunicato la cifra e solo in un secondo momento abbiamo saputo che si trattava di una quota concordata con gli stessi rappresentanti del Baule del Nonno. Ecco, questo non è sicuramente il modo migliore poer chiederci un sacrificio economico».

Zaninelli, dal canto suo, non è certo rappresentante incline al compromesso. «Io sono scomodo, lo so. Probabilmente paghiamo anche questo. Purtroppo io non riconosco l’autorità a meno che questa non se la meriti. In questo caso il Comune si è comportato con autoritarismo senza alcuna spiegazione nè motivazione accettabile. Non ci pieghiamo a quella che è una vera e propria imposizione senza ragione d’esistere».

In qualche modo, però, bisognerà uscire da questa empasse. «Noi siamo disposti a incontrarci e metterci a un tavolo - continua Zaninelli - ma vogliamo ci siano con noi persone che abbiano fatto almeno una volta questo mercatino e lo conoscano un poco. Almeno una volta devono averlo provato per poter decidere qualcosa in merito». Una proposta sarebbe già sul tavolo. «Noi possiamo anche contribuire con un euro in più per ogni partecipante. Non siamo contrari al contributo di per sè». Il fronte degli ambulanti, come detto, si è un po’ incrinato di fronte alla decisione di domani mattina. «Non tutti - racconta uno di loro - hanno accolto con entusiasmo la decisione di annullare il mercatino di oggi. C’è gente che ha dormito in auto per guadagnarsi un posto migliore e anche chi si è svegliato in piena notte per arrivare a un’ora decente da lontano. Andava fatta una comunicazione più capillare e chiara»

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità