Messner debutta in regia e il figlio diventa Reinhold

Simon interpreta il ruolo del padre nel documentario “Der Heilige Berg” Ricostruiti sul Gran Zebrù gli avvenimenti del 1979 sull’Himalaya


di Bruno Pileggi


SOLDA. Le montagne dell'alta Venosta che diventano l'Himalaya, Simon Messner che interpreta il padre Reinhold. È il cinema, dunque finzione. Ma che racconta una storia vera. Si sono concluse nei giorni scorsi a 3000 metri di quota le riprese di “Der Heilige Berg”, documentario che rappresenta l'esordio da regista del Re degli Ottomila. Il film racconta la spedizione sulla parete occidentale dell'Ama Dablam in Nepal, considerata montagna sacra dalle popolazioni del luogo, guidata da Peter Hillary nel lontano 1979 e delle operazioni di soccorso per salvare gli alpinisti dopo una slavina. In quell’intervento di recupero della squadra neozelandese c'era Messner assieme a Oswald Ölz, in quel momento proprio su quella montagna. «Ed è Simon a interpretare il mio ruolo» ha raccontato lo scalatore sul set. «Non è un attore. Ma è stato lui stesso a suggerire spontaneamente di vestire i miei panni». Per rendere realistica la parte probabilmente la scelta non poteva essere migliore. «Simon ha il mio stesso timbro di voce, conosce alla perfezione come mi muovo, quindi – mi sono detto - chi altri se non lui?». E così è stato.

La troupe di “Der Heilige Berg” è arrivata in zona Solda a inizio aprile rimanendovi per nove giornate di riprese sul Gran Zebrù. La fotografia del documentario scritto e diretto da Reinhold Messner è a cura di Martin Hanslmayr. Nella parte recitata che accompagna il racconto degli avvenimenti sono coinvolti, oltre a Simon Messner, diversi alpinisti quali Vitus Auer e Alfi Dvorak. Il film è prodotto dalla casa di produzione tedesca Tempest Film Produktion und Verleih in collaborazione con Servus TV e con il produttore esecutivo Riva Film, ed è stato sostenuto dal fondo altoatesino per le produzioni cinematografiche e televisive. È stato seguito sul posto da Idm, mentre la produzione esecutiva in Alto Adige è stata curata della casa di produzione bolzanina Albolina e nella troupe operano più professionisti locali: Milena Holzknecht si occupa del montaggio, Rosi Presta e Sara Pergher dell’attrezzeria. L'ultimo giorno di riprese Reinhold Messer ha tenuto a ringraziare tutta la popolazione di Solda «per l'accoglienza mostrata in tutti questi giorni. E la nostra riconoscenza va pure alle autorità locali e provinciali per le autorizzazioni concesse per le riprese aeree senza le quali il film avrebbe terso molto del suo valore. Abbiamo filmato a ridosso di pareti ripide e inaccessibili». La lavorazione del documentario si sposta ora in Nepal. Il film dovrebbe vedere la luce verso la fine di dicembre 2017.













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