Meteo, ritorna il freddo: previsti 10 gradi in meno
L’esperto provinciale: «Ma a Bolzano è stato il terzo inverno più caldo dal 1850» Nella norma le precipitazioni invernali, «atipico l’andamento delle temperature»
BOLZANO. Dopo i venti gradi e mezzo di mercoledì che hanno fatto guadagnare a Bolzano il titolo di città più calda d'Italia, l'effetto yo-yo continua. Previsto, infatti, un finesettimana variabile: le temperature scenderanno di dieci gradi e la massima si aggirerà intorno agli undici gradi. Chi pensava di aver detto addio a giacconi e cappotti, dovrà riaprire l'armadio. A partire da martedì prossimo, però, il tepore degli ultimi giorni tornerà protagonista.
Marzo “pazzerello”, noto per le continue oscillazioni di temperatura non si smentisce, quindi, neanche quest'anno. Un mese che è stato, però, anticipato da un inverno altalenante, il terzo più caldo dal 1850.
Secondo Dieter Peterlin, esperto previsore del servizio meteo provinciale, il clima mite è stato causato dalle correnti meridionali provenienti dal Mediterraneo.
Ma se la quantità di pioggia rilevata a dicembre, gennaio e febbraio è risultata nella norma, non si può dire lo stesso del “caldo invernale”.
Il meteorologo afferma che “in un lasso di tempo di 20-30 anni è notevolmente visibile il crescente aumento delle temperature dovuto soprattutto al cambiamento climatico.”
Un altro fenomeno che ha caratterizzato il nostro inverno è stato quello dell'inversione termica, forse poco conosciuto ma dagli effetti particolari: se in condizioni normali la temperatura dell'aria diminuisce all'aumentare dell'altitudine, nell'inversione termica succede esattamente il contrario. Per questo motivo accade che in pianura o nelle valli faccia più freddo che nelle aree collinari o in montagna.
Per quanto riguarda la neve, Peterlin spiega che “oltre i 2500 metri di altitudine le nevicate quest’inverno sono risultate nella media, mentre hanno scarseggiato sotto i 2000 metri dove i fiocchi si sono, spesso, trasformati in pioggia.”
Attualmente la località di Ladurns, in val di Fleres, è ricoperta da un tappeto bianco di 90 centimetri, seguita da Cadipietra in valle Aurina e da Obereggen con i suoi 60 centimetri.
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