Mettono l’auto sui ceppi per rubare le gomme 

Nei garage dell’Ipes a Casanova. Gli inquilini: «Qui ci portano via di tutto» I capiscala e il fiduciario: «L’Istituto non vuole installare le telecamere»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Quando alle 11 del mattino è sceso in garage per montare in auto, al piano meno due delle case Ipes di via Rasmo, non riusciva a credere ai propri occhi: entrambi gli pneumatici posteriori rubati, l’automobile poggiata su ceppi di legno. Incredulità. Rabbia - tanta - per l’ennesimo furto nella palazzina. Denuncia alla polizia. Ora però a insorgere è l’intero condominio, capiscala e fiduciario Ipes in prima fila: vogliono le telecamere, anche a costo di pagarsele loro, perché lassotto pare accada di tutto, gira di tutto, si rubano di tutto. «Siamo arrivati alla frutta», sostengono inviperiti.

Deve essere accaduto nella notte fra il 31 ottobre e l’1 novembre. Come racconta uno dei capiscala, ignoti si sono introdotti nei garage sotterranei delle case Ipes di via Rasmo, a Casanova. Siamo ai civici dal 97 al 105. L’edificio è posto all’angolo tra via Lungoisarco e via Rasmo, il primo di Casanova, quello con i balconi particolari, costituiti da assi di legno sfalsate. Dal dicembre del 2011 qui abitano 87 famiglie. Il condominione è dell’Ipes.

L’ignoto, o forse sarebbe meglio parlare di ignoti, sono riusciti non si sa bene come ad aprire il cancellone che chiude i garage. Sono scesi al secondo piano interrato e, indisturbati, qui hanno agito. Prima l’auto sui ceppi, poi si sono rubati gli pneumatici posteriori di un monovolume lì parcheggiato. Chissà perché solo gli pneumatici posteriori. Forse saranno stati disturbati da qualcuno o qualcosa, e così hanno rinunciato a portarsi via tutte le gomme. Fatto sta che l’episodio è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Così, dopo l’ennesima denuncia alla polizia, ora i condomini fanno sentire la loro voce.

In passato, nelle case Ipes, c’erano i box chiusi. Ma c’era chi li trasformava in magazzini, chi in officina, chi ci spacciava. Negli ultimi anni, l’Istituto ha così deciso di costruire solo garage con posti auto aperti. Così facendo, però, si è dato agio ai ladri di rubare con maggiore facilità. Questo, almeno, è quello che avviene in via Rasmo. I capiscala raccontano: «In media siamo costretti a chiamare la polizia un paio di volte al mese. Qui succede di tutto». Per quasi quattro anni il cancello dei garage è stato fuori uso. Poi è stato risistemato, ma evidentemente non ci si ferma davanti a nulla. Si segnalano furti a ripetizione di biciclette, bici elettriche, scooter, moto. Nei garage si sono trovati mezzi rubati. E si sono scovate più volte persone sconosciute, a zonzo oppure che ci dormivano. Da tempo i residenti hanno chiesto all’Ipes di installare delle telecamere, al limite anche contribuendo loro alle spese. L’Istituto ha disseminato lo stabile di cartelli della serie: occhio che c’è la videosorveglianza, ma le telecamere non sono mai arrivate. Ora i capiscala le pretendono. E chiedono più servizi di vigilanza a polizia e carabinieri.

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