Mezza città è a letto con l'influenza

Il primario Simeoni (Servizio Igiene): «I più colpiti sono i bambini fino a 4 anni»



BOLZANO. L'ondata di gelo ha portato con sé anche il picco nei casi di influenza. Solo in questa ultima settimana si è registrato - infatti - un vero e proprio boom di altoatesini a letto con febbre e dolori articolari. Josef Simeoni, primario del Servizio Igiene, spiega che i più colpiti in assoluto sono i bambini da zero a quattro anni ed i giovani. Gli adulti in generale e le persone con più di 65 anni, che si sono sottoposte al vaccino, risultano passarsela meglio. I sintomi sono i classici di sempre. «Mal di testa, raffreddore, tosse e ancora dolori muscolari, mal di gola ed in alcuni casi anche problemi gastrointestinali». Porta febbre alta? «La temperatura tende ad innalzarsi con rapidità e la febbre persiste per circa 3-5 giorni». E Simeoni ne approfitta per ricordare agli scettici (che in Alto Adige sono parecchi) l'importanza della vaccinazione perchè «tantissimi adulti che l'hanno fatta non si sono ammalati». I bambini da zero a quattro anni sono - invece - i più colpiti in assoluto. Massimo Perini, pediatra di base, conferma il dato. «I piccoli di mezza città sono a letto con l'influenza». Quali sono i sintomi? «Febbre alta, anche fino a 39 e mezzo, per quattro o cinque giorni accompagnata dalla tosse». Possibili anche problemi gastrointestinali? «Possibili, anche se molto più rari». Che consigli dare ai genitori? «Innanzitutto non ha senso che si precipitino dal medico. Consiglio di somministrare della Tachipirina, o un qualsiasi altro antifebbrile, per uno o due giorni. Se il bambino si riprende subito e diventa più attivo non ci sono problemi ma se, anche in presenza di antifebbrile, resta abbattuto allora è meglio farlo visitare dal medico». In generale come fronteggiare l'influenza? La cura principale resta il riposo a letto, ma è possibile assumere con attenzione alcuni farmaci per dare sollievo ai sintomi principali: la febbre viene trattata principalmente con paracetamolo (Tachipirina, Efferalgan ecc), che possiede inoltre una spiccata azione antidolorifica per contrastare il senso di "ossa rotte". Un'efficace alternativa al paracetamolo è l'acido acetilsalico (Aspirina, Aspro ecc.) che richiede però maggiori precauzioni. Questi due principi attivi sono spesso associati nei prodotti commerciali ad altre sostanze utili negli stati influenzali: l'Asa (acido acetilsalicilico) è spesso combinato con vitamina C (VivinC, Aspirina C, Aspro C ecc.) per sfruttarne le proprietà immunostimolanti, mentre il paracetamolo è associato a vitamina C (Cebion Febbre e Dolore ecc.) oppure antistaminici e decongestionanti nasali in genere (Tachifludec, Zerinol, Actigrip) per favorire la respirazione. Di più recente introduzione è l'associazione di un antinfiammatorio ad un decongestionante nasale, ibuprofene e pseudoefedrina (Nurofen Influenza e Raffreddore, Vicks FluAction) che risulta utile in caso di congestione nasale associata a mal di gola e/o dolore diffuso.













Altre notizie

Attualità