IL PROGETTO

Migrazioni, si mobilita la Caritas

Il gruppo giovanile a confronto con le realtà europee sull’inclusione



BOLZANO. “Young Caritas non conosce confini” è il titolo della campagna di sensibilizzazione sul tema delle migrazioni cui le sezioni giovanili delle Caritas di alcuni Paesi europei hanno aderito. Collaboratori e volontari partecipanti al progetto si sono incontrati il fine settimana in Italia a Caorle per confrontarsi sul tema e concordare future azioni comuni. «Uno scambio di vedute importante, per capire come, a seconda del Paese di provenienza, possa essere inteso e percepito in modo diverso il tema dell’immigrazione» spiega Sabrina Eberhöfer , collaboratrice della Young Caritas altoatesina.

Francia, Germania, Svizzera, Lussemburgo, Austria e Alto Adige. Da venerdì a domenica presso il villaggio per ferie “J.Ferrari” collaboratori e giovani volontari di diverse sezioni europee delle Young Caritas hanno potuto paragonare le diverse esperienze personali sul tema delle migrazioni, il lavoro messo in atto in questi mesi in ogni Paese, e pensare ai futuri passi come l’ideazione di un’azione comune da svolgere contemporaneamente in tutte le nazioni partecipanti nel prossimo mese di settembre. Per la Young Caritas altoatesina hanno preso parte alla tre giorni oltre alle due collaboratrici Verena Mittelberger e Sabrina Eberhöfer anche due ragazze che hanno partecipato negli ultimi mesi al gruppo altoatesino di Young Caritas.

«Da alcuni mesi ci vediamo in una ventina di persone non solo per discutere ma anche attivarci in prima persona sul tema della migrazione» racconta Sabrina Eberhöfer, collaboratrice Young Caritas. I ragazzi e le ragazze aderenti al gruppo altoatesino provengono da diverse parti del mondo e in preparazione dell’incontro con gli altri ragazzi europei a Caorle hanno visitato strutture di accoglienza della provincia.

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