Minaccia gli inquilini con un coltello 

Via Passeggiata ai castagni: arrestato un 55enne ubriaco e violento. I residenti: «Da sette anni viviamo nel terrore»



BOLZANO. Sette anni d’inferno. Sette anni di insulti, di offese, di minacce e di aggressioni. Una vita impossibile quella dei residenti di una palazzina in via Passeggiata dei castagni, ad Aslago, che lunedì hanno vissuto un pomeriggio di pura follia. E ora tutti sperano sia stato l’ultimo. A rendere dura, durissima la vita degli inquilini di una palazzina di proprietà comunale, un pregiudicato bolzanino di 55 anni, che da sette anni ha trovato casa in un appartamento al piano terra della struttura. L’uomo, caratterialmente difficile già di suo, perde completamente il controllo quando beve e si lascia andare a comportamenti che hanno reso un vero inferno la vita dei suoi vicini. Lunedì pomeriggio, la situazione è degenerata e solo l’arrivo dei carabinieri ha evitato che le cose volgessero al peggio. Tutto è cominciato poco dopo le 15.30, quando il cinquantacinquenne, visibilmente alterato, se l’è presa con un ingegnere che stava compiendo un sopralluogo ai lavori di ristrutturazione che sono in corso alla palazzina. Anche per lui non sono mancati insulti, offese e spintoni, ma il tecnico è riuscito a salire in macchina e a togliersi da quella difficile situazione. Ma non era finita. Anzi. La tensione ha continuato a crescere ed è esplosa quando, poco più tardi, uno degli inquilini, ignaro di cosa stesse accadendo, ha lasciato l’auto in garage e ha preso l’ascensore. Sfortuna ha voluto che l’inquilino fosse uno di quelli contro cui il cinquantacinquenne s’è sempre scagliato con più violenza (peraltro senza alcun motivo valido) e che, percorso qualche metro, l’ascensore si sia bloccato. E così, mentre l’uomo imprigionato chiedeva aiuto, all’esterno c’era l’energumeno che, fuori di sé, ha iniziato a mandare in pezzi l’ascensore stesso con calci e pugni con il chiaro intento di raggiungere il poveretto all’interno. Non certo per aiutarlo. A quel punto, sul posto è arrivata una pattuglia del radiomobile dei carabinieri, che numerosi residenti avevano chiamato temendo che la situazione precipitasse. E avevano ragione perché il cinquantacinquenne è stato trovato in possesso di un coltello con una lama di oltre 20 centimetri. E qualcuno tra gli inquilini è convinto d’aver intravisto anche una pistola, forse giocattolo, di cui i militari dell’Arma non hanno peraltro trovato traccia. Sul posto, in supporto, è arrivata anche una volante della questura, perché l’esagitato non voleva sentire ragioni e sono serviti più uomini, colpiti con calci e pugni, per immobilizzarlo e condurlo al comando di via Galilei, dove è stato arrestato. Dovrà rispondere del reato di resistenza a pubblico ufficiale. Ma in via Passeggiata dei castagni restano sgomento e preoccupazione. «Siamo terrorizzati – spiegano – e lo sono anche i nostri bambini. Prima di salire sull’auto dei carabinieri, quell’uomo è arrivato persino a minacciare una bimba, promettendole di uccidere lei e i suoi genitori. Due anni fa ci avevano promesso che gli avrebbero tolto l’alloggio, invece, è ancora qui. Vediamo che succede ora». «Attendiamo di vedere la relazione dei carabinieri – assicura l’assessore comunale al Patrimonio Sandro Repetto – e poi prenderemo senza dubbio provvedimenti. E quantificati i danni, faremo anche in modo che sia sempre questa persona a pagarli».

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