Morbillo, Roma impone le nuove regole a Bolzano 

Profilassi. L’assenza di trivalente morbillo-parotite-rosolia per i nati tra il 1975 ed il 2000 porta all'esclusione dall’Erasmus, dalle società sportive e dalle gare. Siamo ultimi in Italia


valeria frangipane


bolzano. Vaccinazioni, Alto Adige maglia nera d’Italia e d’Europa. Soprattutto per il morbillo. Ed è di queste ultime ore la notizia che il ministro della salute Giulia Grillo - (che ha appena inviato ed ordinato il Piano per l’abbattimento delle liste d’attesa) - ha inviato a tutte le regioni ed anche alla provincia di Bolzano che però dovrà recuperare più degli altri il terreno perduto, il Piano 2019/2023 che prevede la vaccinazione trivalente morbillo-parotite-rosolia obbligatoria.

L'obiettivo principale - come analizza “Quotidiano Sanità” - è quello di raggiungere i nati tra 1975 e 2000 non vaccinati, visto che i nati dal 2001 sono già oggi oggetto di attività di recupero vaccinale.

Gli obiettivi generali da raggiungere entro il 2023 sono: eliminare il morbillo e la rosolia endemici e mantenere l'incidenza della rosolia congenita a meno di 1 caso per 100.000 nati vivi.

Va anche detto che il Piano prevede - ma la questione dovrà essere discussa da regioni e provincie - che i non vaccinati non possano partecipare - per esempio - ai concorsi per forze dell’ordine e dei vigili del fuoco ma anche ai corsi Erasmus e non possano iscriversi alle società sportive e quindi partecipare alle gare.

E ricordiamo che proprio per quanto riguarda la trivalente Bolzano pecora nera era e pecora nera è rimasta.

Se - infatti - in tutta Italia è migliorata la copertura vaccinale, sia per i vaccini obbligatori come la polio e il morbillo che per quelli non obbligatori come quello contro il meningococco a trainare verso il basso sono aree tradizionalmente “scettiche” come Bolzano (85,8%) - purtroppo la peggiore di tutte - il Friuli (90,4%) e la Sicilia (91,3%).

Secondo gli ultimi dati poi se in Trentino - una delle province più virtuose - la copertura vaccinale del morbillo nei bambini nati nel 2015 è del 91,68%, in Alto Adige il valore scende a 71,86% L’associazione “Vaccinare informati”, che in Alto Adige ha centinaia di iscritti, ha sempre detto che il morbillo è una malattia altamente contagiosa e secondo gli studi può dare complicanze anche gravi. In un caso ogni duemila soggetti può per esempio dare un encefalite più o meno grave, oppure è una malattia la cui guarigione avviene senza grosse conseguenze o che nel 20-40% dei casi può dare deficit intellettivo. La mortalità per encefaliti post-morbillose è del 5% ovvero un bambino ogni 100.000 casi di morbillo. Uno dei veicoli di trasmissione è il contatto nelle scuole. Nel 1989 il Centres for Desease Control and Prevention ha affermato che le epidemie di morbillo si sono manifestate anche nelle scuole in cui il livello di vaccinazione era del 98% e sono avvenute in tutto il paese (Stati Uniti) dove da anni non si riscontravano casi di morbillo. I ricercatori sono unanimi nell'affermare che le conseguenze della malattia sono peggiori in soggetti considerati a rischio per pregresse condizioni di salute, ovvero malattie già in atto, malnutrizione o bambini immunodepressi.

Salvini sulle scuole..

E ieri il vicepremier Matteo Salvini ha scritto al ministro Giulia Grillo per chiedere un decreto legge d'urgenza, per far slittare ancora la piena attuazione dell'obbligo vaccinale nelle scuole.

Il ministro ha risposto spiegando che in Parlamento è in corso la scrittura di una nuova legge (quella del famoso "obbligo flessibile") ma nulla dice del 10 marzo, la data entro la quale le famiglie che a settembre hanno fatto l'autocertificazione devono portare i documenti e che Salvini vorrebbe far saltare con il decreto.

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