Moso, precipita nel dirupo Muore un escursionista

Camminava lungo un sentiero a 1.600 metri: la vittima è un belga di 52 anni Soccorso alpino e Fiamme Gialle lo trovano senza vita in fondo ad un canalone


di Bruno Pileggi


MOSO IN PASSIRIA. Un escursionista belga di 52 anni, dato per disperso, è stato trovato morto ieri mattina sui monti di Plan in Val Passiria, una località a quota 1.600 poco distante da Merano. L'uomo si era incamminato il giorno prima, diretto ad una malga, ma non ha più fatto ritorno al suo albergo. Così è stata organizzata un'azione di ricerca e la salma è stata trovata ai piedi di una roccia. I soccorritori ipotizzano che il belga abbia perso il sentiero, procurandosi poi lesioni mortali in una caduta.

Ma ecco i fatti. L’uomo, Gustav Allaerts, in vacanza a Plan, martedì mattina decide di fare un’escursione con un amico lungo il sentiero 44 che porta al rifugio Petrarca. Ma vista la pericolosità del medesimo sentiero, l’amico desiste, mentre il 52enne decide di proseguire. Nel primo pomeriggio non vedendo tornare l’Allaerts, il suo amico lancia l’allarme. Così già martedì pomeriggio gli uomini del Soccorso alpino di Plan iniziano le ricerche, sospese in tarda serata, senza esito.

Così ieri mattina, le ricerche proseguono, ed oltre al Soccorso alpino vengono mobilitati le unità cinofile, una squadra del soccorso alpino della Guardia di finanza di Merano ed il Pelikan 1 per agevolare le ricerche dall’alto. Intorno alle 7.30 del mattino, i soccorritori hanno notato la sagoma immobile di una persona in fondo ad un canalone. Date le coordinate, sul posto si è portato subito l’elicottero con alcuni soccorritori, ma per il turista belga non c’è stato più nulla da fare, visto il decesso causato da politraumi in tutto il corpo. Issato il cadavere con il verricello, la salma è stata poi trasportata nella camera mortuaria di Moso in Passiria. Agli uomini delle Fiamme Gialle il compito di stilare gli atti del decesso.













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