Mozzarelle blu, Galan al Brennerocon la Coldiretti: "Legge sulle etichette"

Il ministro è giunto di primissima mattina ''per protestare - ha detto - contro le contraffazioni alimentari e l'importazione di prodotti del settore lattiero-caseario di cattiva qualità''



BRENNERO. C'è stato anche un blitz del ministro per le politiche agricole Giancarlo Galan al Brennero, dove un migliaio di allevatori di Coldiretti sotto una pioggia battente ha istituito un presidio a tutela del latte 'made in Italy'. Il ministro è giunto di primissima mattina ''per protestare - ha detto - contro le contraffazioni alimentari e l'importazione di prodotti del settore lattiero-caseario di cattiva qualità''.

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Come ha detto il presidente di Coldiretti Sergio Marini, Galan ha annunciato che subito dopo la finanziaria riprenderà in parlamento la legge sull'etichettatura che già ha ottenuto l'ok al Senato e che attualmente si trova ferma alla Camera.

''Quella della tracciabilità - ha detto Marini - non è una battaglia semplice perché ci sono da contrastare le lobby che sviluppano i loro affari sul finto made in Italy''. ''Queste lobby - ha spiegato - vedono la trasparenza come una minaccia e come una minaccia vedono anche l'informazione ai consumatori''.

L'impegno a far sì che sia approvata al più presto dalla Camera dei deputati la legge sull'etichettatura è stato preso dal ministro Galan. ''Si tratta - ha detto - di uno strumento indispensabile se vogliamo tutelare la salute dei nostri concittadini e i nostri prodotti. E' proprio di questo che ho parlato ieri con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, da me rassicurato rispetto ai tempi di approvazione della legge, che di fatto è al centro della civile protesta in corso al Brennero''.

Sulla questione della etichettatura dei prodotti agroalimentari ''occorre comunque trovare un consenso a livello comunitario, visto che il dibattito a Bruxelles è molto acceso''. Lo ha detto al Brennero il presidente di Coldiretti Sergio Marini.

Marini ha spiegato che, comunque, il Parlamento europeo ha già dato l'ok in prima lettura a un provvedimento sulla tracciabilità di tutti i prodotti agroalimentari (i cosiddetti mono-ingredienti). ''Il caso delle mozzarelle blu - ha spiegato Marini - è soltanto un caso sintomatico di come si possa vendere come italiano un prodotto che italiano in realtà non e'''.

Marini ha sottolineato che la questione è importante anche per la sicurezza dei consumatori, affermando che nel settore del latte ''il grado di sicurezza dei controlli in Italia, evidentemente, e' superiore a quello garantito in altri Paesi comunitari''.

''Nell'Unione europea - ha detto - valgono le stesse norme, ma evidentemente in Italia i controlli delle imprese sono diversi e piu' significativi. Si tratta anche di una questione che coinvolge l'etica dei produttori''.

''Dalle frontiere italiane _ ha detto inoltre Marini _ passano ogni giorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, semilavorati, cagliate e polveri di caseina per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani, all'insaputa dei consumatori''. Complessivamente nel 2009 in Italia sono arrivati 8,8 miliardi di chili in equivalente latte (fra latte liquido, panna, cagliate, polveri, formaggi, yogurt e altro) utilizzati in latticini e formaggi ''all'insaputa dei consumatori e a danno degli allevatori''.

Il 68% per cento del latte importato afferma Cordiretti - viene da Germania, Francia e Austria, ma è rilevante anche la quota da Paesi dell'est come la Polonia (5%), Lituania (3%), Slovenia (3%) e l'Ungheria (3%). Coldiretti stima che 3 cartoni di latte a lunga conservazione su 4 venduti in Italia sono stranieri, mentre la metà delle mozzarelle in vendita sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero.



Sono più di mille i produttori giunti al valico del Brennero dalle regioni del Nord Italia, ma anche da altre zone, per chiedere con forza l'approvazione di una legge che garantisca la tracciabilita' dei prodotti agroalimentari.

Con le loro bandiere gialle, con gli striscioni, il popolo dei produttori italiani ha preso spunto dalla vicenda delle mozzarelle blu per ribadire le proprie richieste. Il presidio del Brennero che, a dispetto dell'ondata di caldo che coinvolge il Paese, si sta svolgendo sotto una pioggia battente e con una temperatura di poco superiore ai 10 gradi, vede anche la presenza di alcune ''auto civetta'' della Coldiretti incaricate di intercettare al valico italo-austriaco i camion diretti in Italia e di ''scortarli'' fino agli stabilimenti dove scaricano la merce, per dimostrare così - affermano i responsabili di Coldiretti - che non c'è nessuna garanzia per i consumatori che i prodotti venduti come italiani, il latte in primo luogo, ma anche la carne e il prosciutto, provengano effettivamente dalla filiera produttiva italiana.

La manifestazione - che si sta svolgendo senza incidenti e con la distribuzione di viveri oltre che di impermeabili ai militanti - prosegue fino a domani.













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