«Musica live: leggi da rispettare»

Il capo della polizia municipale Piras: «Nessun pugno di ferro, ma per i locali ci sono norme precise»


di Giuseppe Rossi


MERANO. "Non abbiamo in atto nessuna persecuzione contro chi svolge attività culturale o fa musica dal vivo, nessun pugno di ferro, ma vogliamo che le regole e le leggi siano semplicemente applicate".

Fabrizio Piras, comandante della polizia municipale di Merano, dopo la segnalazione dell'intervento dei suoi uomini al ristorante Bersaglio per spegnere la musica durante la festa di fine campagna elettorale della Sinistra Ecosociale, esce allo scoperto e prende posizione.

"Mi dispiace notare che i nostri interventi – spiega Piras – vengano interpretati come il tentativo di bloccare iniziative di privati o di associazioni. Noi interveniamo, questo è chiaro, anche su segnalazione dei vicini, come è successo al Bersaglio. Nostro compito è verificare se le regole e le leggi sono rispettate. E nel caso del Bersaglio non lo erano. Abbiamo quindi chiesto di spegnere subito la musica e la mia pattuglia ha redatto un verbale che adesso è al vaglio dell'ufficio competente".

Comandante, si tratta del secondo intervento che ha suscitato clamore in poco tempo, l'altro si era verificato al Club Est Ovest.

"Meglio sgomberare il campo ed essere chiari subito. Per ospitare o organizzare musica dal vivo, sia all'aperto che all'interno di un locale, serve una licenza. Il ristorante Bersaglio questa licenza non ce l'ha. Tutto si risolve qui. Abbiamo convocato i responsabili del Bersaglio e di Sinistra Ecosociale per capire le loro affermazioni, secondo le quali qui in Comune avrebbero detto loro che non serviva nulla. Non credo questo sia successo o comunque vogliamo capire a chi si sono rivolti".

Quindi fare musica dal vivo all'interno di un locale o all’esterno poco cambia: si suona solo se si ha la licenza. Corretto?

"Ci sono delle distinzioni da fare. Le licenze per suonare dal vivo nei locali possono essere rilasciate anche una volta sola per un periodo di tempo lungo. Il locale deve essere collaudato, noi facciamo un sopralluogo e poi rilasciamo la licenza per una capienza determinata. Se si tratta di musica all'aperto, la licenza viene rilasciata evento per evento. Ma non siamo i fustigatori delle manifestazioni, i persecutori”.

Invece, qual è il vostro obiettivo?

“La nostra volontà è quella di essere partner, accompagnare gli organizzatori tra la selva di norme che vanno rispettate per essere in regola. Quello che mi stupisce di più, però, è il fatto che rispetto al passato non sono state introdotte novità. Chi cade dalle nuvole oggi lo fa trasgredendo norme che sono in vigore almeno da dieci anni".

Gli organizzatori dei grandi eventi di musica dal vivo all'aperto possono stare allora tranquilli?

"Più che tranquilli. Con gli organizzatori di Rock the Lahn stiamo già collaborando da qualche settimana per arrivare con la licenza a posto per l'evento di giugno".

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