Nidi Assb, partita l’accoglienza estiva

Bolzano. Ieri negli asili nido Assb è partita l’accoglienza estiva dei bimbi da tre mesi a tre anni. Contrariamente a quanto previsto, per venire incontro alle esigenze delle famiglie con entrambi i...



Bolzano. Ieri negli asili nido Assb è partita l’accoglienza estiva dei bimbi da tre mesi a tre anni. Contrariamente a quanto previsto, per venire incontro alle esigenze delle famiglie con entrambi i genitori lavoratori, s’è deciso di tenere aperte tutte le dieci strutture. Verrà poi garantito un servizio di emergenza dopo Ferragosto. In attesa di ripartire a settembre si spera nella normalità, anche se ancora si vive nell’incertezza.

Lo precisa la direttrice dell’Ufficio Servizi alla famiglia, Daniela Qualtieri. «Sta andando bene. Stiamo proseguendo sulla falsariga di quanto fatto per la riapertura del 25 maggio. Stiamo seguendo le linee guida della Provincia, che settimanalmente cambiano e alle quali dobbiamo adeguarci». L’ultimo adeguamento ha portato il numero di bimbi per educatrice a 5 anziché 4, «e poi adesso si possono usare le mascherine chirurgiche anziché Ffp2». Le indossano ovviamente solo le assistenti all’infanzia, non certo i bimbi. Ieri, come detto, si è incominciata l’accoglienza estiva. «Praticamente con le solite regole, dando priorità ai figli delle coppie in cui entrambi i genitori lavorano». Per poter andare incontro alle richieste, che per luglio assommano a circa 150, si è deciso di aprire tutte e dieci le strutture, «in modo da poter accogliere più bambini possibile». Poi è uscita fuori la novità dei gruppi da cinque anziché da quattro e quindi si è stati un poco facilitati nel compito. «Non in tutte le sezioni attualmente abbiamo cinque piccoli», precisa ancora Daniela Qualtieri. «In alcune ne abbiamo tre oppure quattro». Da calendario era già previsto che l’ultima settimana di agosto si chiudesse, ora si è deciso di non tenere aperto nemmeno nella penultima, per dar modo alle assistenti di andare in ferie e di preparare le strutture al riavvio di settembre. «Abbiamo contattato una per una tutte le famiglie che avevano fatto richiesta, le iscrizioni erano pochissime. Volevamo capire se questa settimana per loro fosse assolutamente importante». Era così per tredici famiglie. «Concentreremo questi bimbi in un’unica struttura, ancora non abbiamo stabilito quale, abbiamo appena fatto i conti del personale. Non potremo garantire continuità di struttura, personale e bambini». E per settembre? «Purtroppo mancano le linee guida a livello nazionale. Non abbiamo nessuna indicazione. Stiamo continuando a ragionare come se tutto tornasse alla normalità dal primo settembre. Stiamo correndo in maniera incredibile, per garantire il servizio. In tanti ci telefonano per sapere, ma al momento non ci possiamo sbilanciare». DA.PA













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